Amava il volo. Diceva a tutti che volare lo faceva sentire libero. Pier Cesare Baretti è stato rapito da quel cielo che amava in una triste giornata del 1987. Era il 5 dicembre e la notizia della Sua scomparsa a seguito di un incidente aereo travolse le vite dei tanti che lo amavano e dei tantissimi che lo stimavano e rispettavano. Era stato nominato Presidente dall’assemblea dei soci della AC Fiorentina il 6 giugno del 1986 e subito si trovò, suo malgrado, a dover gestire la spinosa questione dell’allenatore squalificato per una omessa denuncia. La strada in salita proseguì per tutta la stagione, fra risultati della squadra a dir poco deludenti e progetti per far tornare l’entusiasmo a tutti i tifosi. Gli stessi tifosi che, intanto, cominciavano a capire che avevano a che fare con un galantuomo che impostava il proprio stile di vita sulla base degli impegni presi. Ad ogni serata con un Viola Club - alle quali mai si sottraeva - riceveva consensi e parole di incoraggiamento: era l’Uomo sul quale tutti avevamo puntato le nostre fiches, certi che avremmo fatto bottino pieno. Poi la scelta di Sven-Göran Eriksson, una squadra che gioca e diverte ed un rapporto con la città sempre più stretto e di reciproco rispetto. Poi un pomeriggio nuvoloso, l’amore per il volo e il cielo invidioso che se lo porta via. Pier Cesare Baretti era un galantuomo che ha occupato la sedia del Presidente per troppo poco tempo. Oggi i nostri cuori lo ricordano con nostalgia e immutato affetto.
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Battito viola 1987: Addio Presidente
Amava il volo. Diceva a tutti che volare lo faceva sentire libero. Pier Cesare Baretti è stato rapito da quel cielo che amava in una triste giornata del 1987. Era …
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