Era cominciato tutto con una beneaugurante festa: balli folkloristici, lanci di fiori e voli di colombe in segno di pace. La partita, al contrario, è stata un’autentica battaglia. La Fiorentina di Liedholm si reca a Zenica nella ex Yugoslavia per disputare la gara di ritorno della finale di Coppa Mitropa contro il Celik dopo il pareggio senza reti di Firenze. E’ il 4 ottobre del 1972. Dopo pochi secondi di gioco il mediano Brdarević colpisce volontariamente il ginocchio di De Sisti procurandogli una vasta ferita che lo costringerà ad abbandonare il terreno di gioco sostituito da Pellegrini. L’incontro prosegue tra fallacci e intimidazioni dei padroni di casa che l’arbitro austriaco Marshall non punisce adeguatamente. All’11’ Mario Perego, schierato da Liddas come ala, colpisce il palo e, successivamente, Franco Superchi si esibisce in un paio di grandi interventi sulla risposta yugoslava. Quando tutto sembra avviato verso i tempi supplementari, Sormani e Clerici confezionano una splendida rete finalizzata dal Gringo annullata però da direttore di gara per un assai dubbio fuorigioco. Sulle proteste del centravanti viola, questi viene anche espulso. Siamo all’89’ e, su un successivo ribaltamento di fronte, la rete decisiva di Galijasevic nega alla Fiorentina la seconda Coppa Mitropa.
news viola
Battito viola 1972: La seconda Mitropa sfugge all’ultimo minuto
Era cominciato tutto con una beneaugurante festa: balli folkloristici, lanci di fiori e voli di colombe in segno di pace. La partita, al contrario, è stata un’autentica battaglia. La Fiorentina …
www.museofiorentina.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA