E' il turno di Marko Bakic in sala stampa. Queste le parole del centrocampista montenegrino da Moena: "Mi sono trovato molto bene qui. Montella è un allenatore giovane e mi piace come lavora. Lavoriamo come una grande squadra.
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“Ljajic? Lo vedo sereno. Mi piace giocare in mediana. Jo-jo mi ha detto…”
La nazionale maggiore? Dejan Savicevic è il mio idolo, so che ha parlato bene di me. Voglio dimostrare che le sue parole corrispondono alla verità. La maglia numero otto? E' una maglia pesante perché Jovetic è uno dei migliori giocatori montenegrini ed anche mio amico. Quando abbiamo parlato l'ultima volta mi ha detto che se fosse andato via gli sarebbe piaciuto cedere la maglia a me.
Io sono un trequartista però ma è un bene se un giocatore può giocare in più ruoli. Il mister mi vede come regista, mi piace, non c'è problema. Gioco dove vuole. Se lui mi vede terzino io gioco terzino (ride, ndr).
Il primo anno al Torino non ho giocato. E' stato un anno pesante perché il primo fuori casa. Sono contento però dell'esperienza perché ho imparato molto da un bravo allenatore e da una squadra ottima come quella granata. Questa Fiorentina può vincere tutto, sicuramente qui posso crescere molto imparando dai compagni di squadra.
L'infortunio di Torino? I primi mesi ho trovato difficoltà per via della lingua, poi mi sono infortunato con la nazionale under 21, una distorsione al ginocchio. Adesso sto bene, non sento fastidio. Ljajic? E' un giocatore molto importante per questa squadra. Parliamo spesso e lo vedo molto sereno. Se lui dovesse rimanere sarei molto contento.
Siamo una squadra con tanti bravi giocatori, anche l'Europa League, se affrontata con lo spirito giusto, possiamo portarla fino in fondo. Cerci? Mi sono allenato con lui un anno, era il miglior giocatore del Torino. Senza di lui non avremmo fatto gli stessi punti, è un bravo calciatore. Il riscatto? Abbiamo iniziato a parlarne già a gennaio. Non sapevo del riscatto della Fiorentina ma la mia intenzione era tornare a Firenze perché questi allenamenti e questa squadra fanno più per me. In questa formazione posso dimostrare il mio valore.
Chi mi ha impressionato di più a centrocampo? Pizarro, guardo sempre lui in campo. Voglio imparare da lui, ma anche dagli altri c'è da imparare, parlo di Borja, Aquilani ed Ambrosini".
Da Moena - ALESSIO CROCIANI e FRANCESCO CIANFANELLI
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