news viola

Attacco viola, si riparte senza certezze

Dopo la chiusura di una stagione deludente sotto quasi tutti gli aspetti, la parola che più circola in casa Fiorentina è “rifondazione”. La sensazione, confermata dallo stesso Guerini, è che …

Redazione VN

Dopo la chiusura di una stagione deludente sotto quasi tutti gli aspetti, la parola che più circola in casa Fiorentina è “rifondazione”. La sensazione, confermata dallo stesso Guerini, è che molti giocatori visti in azione quest’anno smetteranno di indossare la casacca Viola. Se gli unici punti fermi su cui ricostruire sono rispettivamente Nastasic per la difesa e  Behrami per il centrocampo, l’attacco resta un rebus dalla difficile soluzione. Nessun punto fermo, nessuna garanzia, nessuna certezza. Jovetic potrebbe essere l’uomo giusto su cui costruire il settore offensivo per qualità tecniche e carisma, ma le ultime partite di campionato hanno mostrato che il Montenegrino in prima persona non è così sicuro della sua permanenza. Se veramente arrivasse un’offerta da una big Europea di 25/30 milioni sarebbe difficile per i Della Valle  rifiutare, considerando che da un’eventuale cessione di JoJo si ricaverebbero i soldi per acquistare 2/3 nuovi giocatori.

Amauri ha profondamente deluso le aspettative, seppur con l’attenuante dei sei mesi di inattività. Un solo gol in un intero girone di ritorno è troppo poco per un calciatore che due anni fa rientrava negli interessi di squadre come il Real Madrid. Seppur da parte sua ci sia la volontà di restare a Firenze, la società deve ancora decidere se fare affidamento su di lui per la prossima stagione, magari come punta di riserva pronta ad entrare a partita in corso.

Capitolo Cerci: Il talento del ragazzo non si può discutere, il carattere invece si. Per le qualità tecniche ed atletiche si tratta di un’eccellenza nel suo ruolo, forse l’unico in Italia ad avere tanta freddezza ed esplosività nei muscoli, tanto da aver sfiorato la convocazione nella Nazionale di Prandelli. Ma il genio spesso è anche sregolatezza e Cerci non sbugiarda questo detto. Un carattere acceso e difficilmente gestibile, forse a protezione di una fragilità mai mostrata. Spesso gioca bene mezz’ora e poi scompare dal campo, desaparecido. Se non sente la vicinanza di tutto l’ambiente si perde e non riesce a giocare. Quest’anno come l’anno scorso, ha dato il meglio di sé solo a fine campionato contribuendo alla salvezza della squadra, ma lasciandola in dieci contro la Juventus nella partita più importante di una stagione grigia e priva di passione. 5 o 6 partite giocate bene sono troppo poco in un campionato intero per meritarsi una riconferma. Il suo destino è nelle sue mani. Se farà pace con sé stesso sarà garanzia di spettacolo e gol per la prossima stagione. Se l’atteggiamento non cambierà, il suo futuro sarà lontano dal Franchi.

Se Jovetic, Amauri e Cerci saranno confermati, la Fiorentina avrà comunque bisogno di altre due  punte per poter far fronte al prossimo campionato. Probabile che se Zeman approderà sulla panchina gigliata Insigne lo segua di corsa. Nel caso in cui questi giocatori fossero ceduti, allora la Fiorentina dovrà acquistare almeno 5 pedine d’attacco e l’esborso economico inizierà a farsi pesante. Tanti i nomi in ballo ma ancora poche sicurezze, eccetto una: l’estate Viola sarà lunga, piena di lavoro e tutt’altro che facile.

MARCO GALLI