Un'amarezza doppia per Alberto Aquilani. Non solo ha preso parte ad una delle spedizioni più fallimentari della storia degli azzurri ai Mondiali, ma ha pure registrato un poco esaltante "primato". Il centrocampista della Fiorentina è stato infatti l'unico giocatore di movimento dell'Italia a non collezionare neanche 1' di gioco. E considerato che pure Sirigu è sceso in campo alla prima giornata, c'è solo il terzo portiere Perin a far "compagnia" al numero 10 viola. Evidentemente Prandelli non riponeva fiducia in lui e, deduzione logica, lo avrebbe lasciato a casa se Montolivo non si fosse fatto male e, forse, se Romulo non avesse avuto qualche problema fisico. Fatto sta che Aquilani non ha potuto dare il suo contributo e si è pure sorbito dalla panchina le prestazioni scadenti - per restare al centrocampo - di Thiago Motta e dello stesso Parolo, schierato due volte a gara in corso (e ieri a dir poco evanescente in 45' pieni). Per il giocatore della Fiorentina, tra l'altro, c'è un'altra questione spinosa all'orizzonte, quella del rinnovo di contratto da affrontare con la società, che per ora ha fatto registrare una situazione piuttosto fredda tra le parti (LEGGI).
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Aquilani e un triste “primato”
Amarezza doppia per il centrocampista della Fiorentina
SIMONE BARGELLINI
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