Una giornata indimenticabile. Pazzesca. Irrazionale. Una Fiorentina che stenti a riconoscerla sul 2-0 al termine del primo tempo, sotto i colpi di Tevez e di Pogba e gli errori grossolani figli della tensione e della pressione. Il pubblico viola non si scompone: nonostante il netto passivo ed i due bianco neri che segnano ed esultano imitando la mitraglia storica di Batistuta, mostra il lato migliore di Firenze. A questa città e a questa tifoseria le barriere non servono, ed oggi la certezza è arrivata nella gara più delicata e calda di tutta la stagione. Una coreografia da stropicciarsi gli occhi, così bella e colorata. 40 mila cuori che cantano per oltre 93 minuti, sostenendo (e mai fischiando) i propri beniamini anche all'intervallo. Quando Montella rigettava in campo gli stessi undici della prima frazione, dopo aver ricordato loro negli spogliatoi che là fuori c'era un'intera città con una voglia matta di vincere questa partita. E allora ecco che l'ingresso di Mati Fernandez ha suonato la carica: percussione in area, primo squillo vero, e calcio di rigore. Rossi non sbaglia ed incita la curva.
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Apoteosi viola, la vittoria più bella
Cronaca di una giornata storica per Firenze e la Fiorentina (COMMENTA)
Da qui in poi la partita cambia in modo clamoroso. Così come i tifosi l'avevano sempre sognata. Con la Juve all'angolo, incapace di reagire, ed undici giocatori in campo sospinti da un amore e da un affetto fuori controllo. Passano soltanto dieci minuti e Pepito Rossi agguanta un pari insperato con un gol in diagonale, complice anche un'incertezza del numero uno della nazionale Buffon. Da non crederci, il Franchi è una bolgia. Nei cinque minuti successivi accade di tutto, dentro e fuori dal campo. Borja Valero vede Joaquin libero in area, lo serve e lo spagnolo calcia in rete il gol che manda in delirio una tifoseria incredula e zuppa di gioia. Il cuore gettato oltre un ostacolo enorme, come quello della difesa bianco nera, che nel primo tempo sembrava la bella copia di quella vista adesso. Passano una manciata di secondi ed accade l'impensabile. La Juve attacca ma la Fiorentina riparte in contropiede: Cuadrado galoppa da metà campo fino a ridosso dell'area di rigore, dove serve un sempre presente Rossi, che spedisce Firenze e la Fiorentina al massimo della gioia ipotizzabile fino a pochi minuti prima. 4-2. Un capolavoro di bellezza mai vista prima.
La Fiorentina torna a vincere al Franchi 15 anni dopo l'incornata di Batistuta, con un Rossi formato mondiale e con un cuore grosso così. In un solo tempo risponde alle due mitraglie made in Torino, ribadendo l'autenticità di quel gesto, l'impossibilità di poterlo riprodurre in altra sede e luogo. Quel gesto appartiene a noi. I Montella boys riescono a rifilare in 45 minuti 4 gol (a dirla tutta 4 gol in 15 minuti) ad una Juve che dall'1-2 non si è più ripresa. Complici 40 mila cuori che battevano all'unisono. Complice una città, come Firenze, che ha risposto all'abbattimento delle barriere in modo impeccabile, mostrando una fede incrollabile. Grazie ragazzi, grazie Firenze. Questa è la vittoria più bella che potevate regalare ai tifosi viola.
MATTEO DOVELLINI
twitter @MatteoDovellini
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