Fiorentina-Juventus sarà anche la sfida tra Federico Chiesa e Federico Bernardeschi. Dei due ha parlato a La Gazzetta dello Sport il club manager viola Giancarlo Antognoni:
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Antognoni loda Chiesa: “Non ho più aggettivi per lui. Ecco chi mi ricorda”
Antognoni: "Quando è vicino all'area di rigore. Chiesa crea spesso qualcosa di importante. E' già un attaccante da 10-12 gol. E crescendo ne farà sempre di più perché diventerà più lucido nell'ultimo colpo"
"Si completano, lo hanno dimostrato alla Fiorentina. Magari li ritroveremo insieme nel nuovo corso azzurro. Stiamo parlando della meglio gioventù del calcio italiano. Qualità, potenza e gol garantiti.
Di Berna la prima cosa che mi ha colpito è la sua sicurezza. Ha personalità in dosi industriali. Non sente la pressione, non si speventa mai. Lo sta dimostrando anche nella Juventus. Lui ha la potenza nella velocità. Quello che cercano oggi gli allenatori delle grandi squadre. E ha anche un tiro niente male. Se continua a crescere, può diventare l'erede di Dybala. Ha i colpi del trequartista.
Chiesa? Fatico a trovare nuovi aggettivi per lui. Nonostante l'ondata di popolarità, il nuovo contratto, i tanti elogi che raccoglie non è cambiato di una virgola. Continua a lavorare a testa bassa, a migliorare giorno dopo giorno. Quando è vicino all'area di rigore. Chiesa crea spesso qualcosa di importante. E' già un attaccante da 10-12 gol. E crescendo ne farà sempre di più perché diventerà più lucido nell'ultimo colpo. Non potrebbe avere maestro migliore di babbo Enrico. I due hanno tanto in comune. Ho letto che il suo idolo è Griezmann, ma aspettiamo a etichettarlo. Di sicuro calcia in maniera fantastica con entrambi i piedi. E' un attaccante che in certi gesti ricorda anche le grandi dei miei tempi, penso a Bruno Conti e a Causio".
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