A margine della visita alla mostra"Bomber Viola e Bambini Viola" organizzata dal Museo Fiorentina, ha parlato l'ex capitano viola Giancarlo Antognoni. Ecco le sue dichiarazioni: "E' un piacere vedere le maglie che indossavamo qualche tempo fa. Sono un po' diverse rispetto alle attuali, ma fa sempre bene ricordare il passato e lo vediamo con gioia. Adesso si pensa molto più al business anche quando si vanno a disegnare le divise da gioco. Il calcio è cambiato moltissimo rispetto ai nostri tempi. La televisione ha preso un po' possesso del tifoso e sono in numero inferiori quelli che vanno allo stadio. In 50.000 o 60.000 ne entravano sempre sulle tribune ai miei tempi. Firenze ha sempre dimostrato un enorme affetto verso la squadra, sia nel bene che nel male. Io team manager della nazionale? Potrebbe essere, ma per ora c'è ancora Gigi Riva. Prima deve essere risolta la sua situazione, per cui il posto non è ancora vacante. E' chiaro che quel ruolo adesso lo ricopro a livello giovanile, e la logica vorrebbe che io abbia la priorità, ma il calcio non è sempre fatto di logica.
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Ilicic? Un inizio difficile ma era preventivabile. Una volta inserito non ha reso come si pensava, ma credo che le doti di un giocatore non cambino mai, aspettando sempre il rientro di Gomez. Il sorteggio di Europa League? Il destino ha voluto così, secondo me sarebbe stato meglio se la Juve fosse rimasta in Champions e avessimo rischiato di incrociare il Galatasaray agli ottavi. Credo comunque che ce la potremo giocare. Spero che l'Europa League torni in Italia. Io ricordo la finale del 1990 contro la Juve e fa ancora male. Pizarro quando ha giocato ha sempre fatto bene e credo che l'esclusione sia momentanea. Aquilani si sta sacrficando a giocare lì perché quello non è il suo ruolo. Montella è un alleantore bravo a capire ogni situazione anche in base agli avversari, per cui se prende determinate decisioni c'è sempre un motivo".
STEFANO ROSSI
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