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Andrea Ficini ci scrive: “Perché è stato rilasciato l’omicida di mio fratello?”

Il fratello di Marco Ficini, il tifoso viola barbaramente ucciso lo scorso anno a Lisbona, ci scrive per mettere a conoscenza i tifosi viola delle ultime vicende riguardanti l'omicidio di Marco

Redazione VN

Riceviamo da Andrea Ficini, fratello di Marco, il tifoso viola ucciso a Lisbona scorso anno, questa mail che volentieri pubblichiamo.

Ho appreso dai media che l'omicida di mio fratello Marco verrà rilasciato. Un ulteriore pugno sullo stomaco, un altro dolore da sopportare. La nostra famiglia, in questi mesi, ha sempre preferito la riservatezza totale, declinando inviti, seppur apprezzati, di Fiorentina e Sporting Lisboa e dei tifosi a partecipare a manifestazioni in ricordo di Marco. Tuttavia, non possiamo tacere che questa notizia ci ha profondamente rattristato e ferito. Non ci aspettavamo che le autorità giudiziarie portoghesi, che sono riuscite a far costituire l'omicida dopo la sua fuga, svolgendo, in questi mesi, tutte le attività di indagine necessarie e istruendo dettagliatamente l'accusa contro i numerosi imputati coinvolti (ben 22), in un processo complesso come questo, lasciassero scadere i termini della detenzione preventiva.

Ci domandiamo: perché? Era giusto, per rispetto a mio fratello, massacrato e ucciso brutalmente a Lisbona, che il suo omicida attendesse in carcere le decisioni dei giudici. Non sarà - a quanto pare - così. Il pericolo di fuga, se teniamo conto del comportamento tenuto dal colpevole subito dopo l'omicidio, è considerevole e ci spaventa. Rimaniamo, tuttavia, fiduciosi che giustizia sarà fatta e il responsabile sarà punito come merita, senza discrimiazioni derivanti dalla diversa nazionalità della vittima, nel rispetto assoluto dell'essere umano che ha perso la vita in una trasferta che da festa si è trasformata in un dramma indelebile per la nostra famiglia.

Andrea Ficini