Tra le armi più appuntite e pericolose da usare c'è la parola. Negli ultimi anni la Fiorentina ha visto più volte incrinarsi i rapporti con giocatori e allenatori per via di uscite pubbliche che poco sono piaciute alla proprietà. La guerra fredda tra la famiglia e Prandelli è nella memoria di tutti al pari delle uscite di Montella che lo scorso anno, a più riprese, aveva messo in dubbio la bontà delle ambizioni di casa viola. Nuovo allenatore, vecchie usanze: anche Paulo Sousa si è in qualche modo allineato ai suoi due predecessori. Nelle ultime conferenze stampa il portoghese ha ribadito più volte l'esigenza di programmare il mercato con anticipo, in particolar modo perché varie concorrenti della Fiorentina vantano un portafogli più grande.
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Sousa e società, quando il dialogo è alla base di tutto…
Sousa e la società, quando chiarirsi può diventare fondamentale...
Anche a questo giro l'uscita pubblica non è stata digerita bene a Casette d'Ete e per il pomeriggio di oggi era previsto un chiarimento fra società e Sousa che non è stato tenuto nascosto e questo è un segnale che dà il giusto peso all'evento. L'esito? Ignoto al momento, dal quartier generale viola non filtrano voci. In ogni caso l'incontro non è una novità assoluta visto che ce ne fu già uno dopo l'intervista non autorizzata che Sousa concesse a Calciomercato.com spiazzando la società.
La Fiorentina sta vivendo una stagione che va oltre le aspettative di chi l'ha costruita. Il mercato fin qui, o per meglio dire il non mercato, ha turbato il tecnico portoghese che alla ripresa del campionato si aspettava almeno un rinforzo per la difesa che ancora non è arrivato. Intanto dovrebbe arrivare Tino Costa, centrocampista con qualche acciacco ma col pedigree del giocatore che può dire la sua se sta bene. Tanti temi, qualche conflitto da non ingigantire e un futuro da scrivere. Insieme. Perché se la Fiorentina ha imparato dal passato sul capitolo rinnovi, adesso lo sta facendo anche alla voce incomprensioni. E risolvere questi intoppi sul nascere potrebbe rilevarsi come la chiave di volta per la durata dell'avventura di Sousa a Firenze.
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