Un po' a sorpresa la Fiorentina di Montella è nelle zone alte della classifica anche per la quantità di gol segnati: ad oggi sono 65. Ciò non toglie che Pradè e Macia, sempre vigili, siano consapevoli del fatto che il parco attaccanti vada rimpinguato con sostituti di rendimento più costante rispetto ai presenti. Sarebbe anche poco edificante condannare chi, con un piccolo o grande contributo che sia, ha aiutato la squadra ad essere lassù in classifica; e poi siamo sinceri, una volta visti Keirrison, Castillo e Bonazzoli difficilmente ci si poteva aspettare di peggio. Ma è giusto andare con ordine. Erano le ultime ore del calciomercato dell'estate scorsa quando Berbatov, in volo verso Firenze, riceve una telefonata da Torino che lo invita a riflettere circa la possibilità di giocare per una squadra maggiormente blasonata della Fiorentina. L'evoluzione dei fatti è nota a tutti: il mercato viola si chiude con il ritorno di Luca Toni al posto del bulgaro (anche se ADV dichiarò che sarebbe tornato comunque), da molti etichettato come "pensionato". Il bomber di Pavullo ci mette un pò ad ingranare ma riesce comunque a realizzare 7 reti. Parte meglio di lui Jovetic che già alla prima giornata contro l'Udinese realizza una doppietta.
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“Alla Fiorentina manca un attaccante”
Era questa l’esternazione più ricorrente dopo il mancato arrivo di Berbatov
Quando chiamati in causa, seppur con minore costanza di rendimento, hanno dato una mano a gonfiare la rete anche El Hamdaoui e l'acquisto di Gennaio Larrondo. Sicuramente maggiore l'apporto dato da Ljajic e Cuadrado che, specialmente nelle ultime giornate, è diventato decisivo anche in termini di gol e non solo di assist (Clicca qui). Le marcature sono quindi arrivate anche dalle seconde linee e non solo dal centravanti titolare che, come detto, in questa squadra non c'è. E il merito non è solo dei terminali offensivi ma di tutti i componenti della squadra: si parte dal Mago Gianni Vio, specialista nella preparazione dei calci piazzati, passando per i difensori, abili interpretatori dei suoi schemi, fino al gioco di Montella che favorisce spesso e volentieri l'inserimento anche di chi non è propriamente un attaccante. Si può parlare di una vera e propria cooperativa del gol (Clicca qui) che ha trascinato la Fiorentina nei quartieri alti della classifica. Il tutto con buona pace del fuggitivo Berbatov che, seppur cercato dallo Zenit di Spalletti, si trova a lottare per l'anonimato a metà classifica in Inghilterra.
STEFANO ROSSI
Twitter @StefanoRossi_
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