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ADV: “Non abbandonateci adesso”

“Il DS? Ho un’idea ben chiara. A Milano a viso aperto” (COMMENTA)

Redazione VN

Alla fine dell'allenamento il presidente onorario Andrea Della Valle si è fermato a parlare con la stampa presente. Queste le parole trasmesse da Radio Blu: "In questi momenti difficili ci siamo già passati, ne verremo fuori con l'esperienza che abbiamo maturato in questi anni. La situazione è questa, difficile, lottare per la salvezza è l'obiettivo principale. Tre punti fanno la differenza, ed è strano come la squadra stia effettivamente giocando meglio fuori casa. Avremmo meritato la vittoria a Genova e Catania, poi subiamo gol alla fine e rimaniamo con l'amaro in bocca. Non è un discorso tecnico, ma di testa. Bisogna lavorare con i ragazzi, capire perché abbiamo regalato 2 gol domenica in una partita che avresti vinto senza problemi. La squadra vi garantisco che è molto rattristata per la città e per i tifosi. Oggi li ho visti molto determinati e ho un velo di ottimismo per sabato, ho parlato uno a uno con loro, per cercare i problemi. Il Franchi non dà gioie ai nostri tifosi e i ragazzi subiscono lo stadio. Bisogna lavorare e riflettere anche coi tifosi. L'appello è quello di uscire insieme da questa situazione, con la città. Senza tifosi non si va da nessuna parte. Il progetto deve andare avanti, non voglio arrivare all'ultima giornata a prendere decisioni. E mi confronterò con la città a fine campionato. In questi mesi i tifosi non si sono divertiti ma in questo momento urge essere costruttivi sennò la squadra subisce questo atteggiamento ostile dei propri tifosi. Io non sto dando la colpa a nessuno, sto solo segnalando che i ragazzi subiscono la pressione del Franchi. Abbiamo 5 punti sulla terzultima da gestire. Sabato andiamo a giocarcela contro una squadra tra le più forti d'Europa. Ma noi giocheremo per vincere e penseremo subito a mercoledì quando, spero, ci sarà uno stadio pieno e che ci stia vicino. Dopo la partita contro la Juve Delio ha agito di impulso come tutti gli allenatori farebbero. Rossi è molto determinato, ha avuto degli infortuni, si è trovato in una situazione difficile, ma non è lui il problema.

La parola serie B non la voglio neanche sentire.

Il ritorno di Diego? Mi piacerebbe tornasse prima della fine del campionato, magari in una partita bella. In realtà, un suo ritorno era già in programma prima del momento difficile che ha investito la nostra famiglia e la squadra. Poi sapete che io vengo allo stadio accompagnato dalla digos e non vorrei avere di questi problemi. Anche di questo parleremo a maggio, quando tutto sarà finito.

Il nuovo diesse? Ce l'ho un'idea e ben chiara.

L'addio a Corvino? Ha scritto la storia di questa società dandoci tante soddisfazioni, per un periodo lungo di 7 anni. Corvino rimarrà fino a giugno qua in sede, ci dà una mano a sbloccare le tante situazioni difficili, perché soffre come tutti noi per la situazione in cui riversa questa squadra.

Ritorno di Cesare? Sta bene in nazionale, deve vincere gli Europei, ci siamo risentiti e la pace è stata fatta un bel pezzo fa. Ma adesso lui deve cercare il meglio per la Nazionale italiana.

Adesso dobbiamo allungare dalla terzultima e in settimana il sottoscritto vi terrà aggiornati su tutti gli aspetti.

Jovetic si dice incerto sul futuro? A caldo non so cosa avrebbe dovuto dire. Ha un bel contratto con noi, la ricostruzione parte da lui. Queste voci di mercato adesso sono stupidaggini.

I perdenti guardano indietro, adesso noi guardiamo in avanti e salviamoci.

La famiglia non vuole investire nella Fiorentina? Mettetevi nei miei panni: ho messo 30 milioni in questa squadra, ho messo mano al portafoglio io stesso e non vedo risultati... come mi dovrei sentire? Mi girano le scatole. L'impegno della famiglia ci sarà sempre, ed è indubbio.

La cosa che ora mi preme è recuperare l'affetto della gente, finché non c'è calore dei tifosi verso questa squadra non posso andare via. Nonostante la tanta preoccupazione a freddo ho visto dei buoni segnali di ripresa caratteriale in questi giorni di allenamento. I giocatori ci stanno soffrendo moltissimo, ci sono tanti ragazzi che si chiedono perché siamo a questo punto, come hanno fatto loro stessi a ficcarsi in questa situazione. Non sono d'accordo quando sento dire che questo gruppo non ha carattere.

Sembra una cosa strana ma a Milano andiamo a giocarcela: i ragazzi in queste partite importanti si stimolano molto. A viso aperto a Milano a cercare i 3 punti. Ho scoperto tanti avvoltoi sopra di me, non li chiamo rosiconi, ma avvoltoi che girano sopra di me e aspettano che le cose vadano male per mangiarci sopra".

CHIARA BAGLIONI