ADV lancia, Sousa non raccoglie. E il futuro ha il retrogusto di passato…

Il futuro è quella ossessione che rovina il gusto del presente. Certo, se il presente è costellato di pareggi contro Verona, Frosinone e Sampdoria allora può contenere il sapore della speranza. Forse. Sì, perché le certezze di un paio di mesi fa pian piano si stanno sgretolando. Alla festa dei viola club di sabato scorso, Andrea Della Valle ha pubblicamente confermato Sousa sul palco mentre a margine dell'evento poco dopo ha frenato, ribadendo il proprio desiderio di voler aprire un ciclo. Un desiderio, non una solida certezza come dicevano in quella pubblicità. Paulo, che con le parole ci sa fare - un caso che volesse diventare insegnante? - ha deciso di dribblare le domande sul proprio futuro.

Non un addio certo, ma nemmeno una permanenza garantita. Se da una parte la Fiorentina riflette sui punti persi in questo mese e più, dall'altra il tecnico ha vissuto un'annata ricca di controversie e di scelte non condivise che lo inducono ad un'analisi accurata. A partire dalla partenza di Savic a da quella di Joaquin, senza scordare l'arrivo di Suarez fino alle dichiarazioni sulla programmazione e le uova per le omelette. Che oggi, come a settembre sono quelle che sono. Sia chiaro: la rosa è di tutto rispetto, pecca nelle alternative. Soprattutto in difesa, reparto che avrebbe potuto annoverare Lisandro Lopez, Mammana e che invece conta, soltanto nella lista depositata in FIGC, su Benalouane.

La Fiorentina probabilmente non ha gestito al meglio una stagione corsa oltre i propri limiti di velocità. L'amaro in bocca è tanto e la sensazione di aver buttato un'occasione grossa altrettanto. Nelle prossime settimane, soprattutto in virtù dell'esito finale in campionato, si farà chiarezza sul futuro. Sempre il futuro che annebbia il presente. Soltanto che stavolta gli spettri del passato tornano ad aleggiare con maggiore insistenza. Perchè se sbagliare è umano...