La Fiorentina sta attraversando il suo primo momento complicato della stagione. La fortuna (o sfortuna) è che questi problemi arrivino esclusivamente dai risultati, perché in campo, a parte la triste parentesi contro il Lech Poznan, la squadra ha sempre mostrato un ottimo livello di gioco, in particolare quando in campo ci sono i titolari.
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Adesso serve ritrovare il vero Mati Fernandez
Finora ha giocato una stagione in chiaroscuro. I numerosi impegni lo possono rilanciare sui livelli dello scorso anno
C'è però chi ancora fatica a esplodere e a tornare sui suoi livelli abituali. In particolare puntiamo la lente di ingrandimento sul centrocampista cileno Mati Fernandez. L'ex Sporting Lisbona sembra quasi essere tornato quello del primo anno, il giocatore tutto da plasmare sul calcio italiano e sulle modalità di gioco dell'ex tecnico Montella: si intravedono grandi qualità tecniche ma poca, pochissima concretezza.
L'anno scorso ha giocato alla grandissima, riuscendo a mischiare in sé le note doti palla al piede e di fornitore di assist a tanta corsa e buona sostanza. Adesso invece, vuoi per il cambio di allenatore e di modulo o per il grande avvio di stagione dei vari Borja Valero, Badelj e Vecino, si stenta a rivedere ciò che avevamo ammirato la passata stagione.
Sicuramente una parte di responsabilità è da attribuire all'impegno estivo con la nazionale cilena e la Copa America, peraltro vinta da protagonista. Ma adesso sono passati diversi mesi e le cose non sono ancora migliorate, tranne qualche bella giocata proprio contro il Lech Poznan sul finire di gara (suo l'assist a Pepito Rossi per il definitivo 1-2).
Le tante partite che la Fiorentina si trova adesso ad affrontare in questo momento, tra il turno infrasettimanale e l'Europa League, gli daranno sicuramente la possibilità di tornare in campo, aiutandolo a ritrovare lo smalto passato. Magari già a partire da questa sera.
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