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Accvc, parla Pucci: “Corvino? Aspetto la fine del mercato. Su Bernardeschi e Borja…”

Le parole del presidente dell'Associazione centro coordinamento Viola Club Filippo Pucci

Redazione VN

Sulla pagina Facebook dell'Associazione centro coordinamento Viola Club, troviamo una lunga intervista del presidente Filippo Pucci:

Pucci, a cosa è stato dovuto il silenzio delle ultime settimane e perché avete deciso di parlare adesso?

«La scelta di fare silenzio è stata ponderata, insieme al Consiglio abbiamo ritenuto opportuno non alimentare un clima difficile, un momento complicato per la Fiorentina. Il rischio che le nostre parole fossero strumentalizzate, settimane fa, era molto alto. Abbiamo scelto di rompere il silenzio adesso perché è finito il ritiro di Moena e si sta per chiudere la fase di prelazione degli abbonamenti. E poi perché tanti soci ci stanno chiedendo una posizione».

Allora ci spieghi, qual è la posizione del Centro Coordinamento Viola Club in merito alla situazione in casa Fiorentina?

«Come stiamo ripetendo da giorni ai nostri soci, l'Associazione non può avere una posizione netta perché al suo interno ci sono varie anime e più opinioni, in quanto ci sono 150 Viola Club e 15.000 associati. Noi rispettiamo tutte le idee, ci facciamo carico di quelli che sono i sentimenti dei tifosi viola ma come Associazione non possiamo schierarci né con chi è scontento né con chi ha un atteggiamento più positivo».

Tanti tifosi però, ricordando i tempi di Cecchi Gori in cui vi uniste alla contestazione, si chiedono perché oggi siate in una posizione diciamo... neutra.

«Innanzitutto ci tengo a precisare che ai tempi di Vittorio Cecchi Gori ci fu una assemblea e deliberammo sul comportamento da tenere, non fu la decisione di una persona. E poi, non importa che spieghi quanto e come era diversa la situazione all'epoca, si intravedeva il baratro del fallimento. Non facciamo paragoni. Ripeto, come Associazione noi accogliamo e rispettiamo tutti i sentimenti dei tifosi, nessuno escluso. Mi auguro che la tifoseria riesca a trovare l'unità necessaria per accompagnare la squadra in questo campionato che sta per cominciare e che speriamo possa regalare soddisfazioni al popolo viola».

Il tifoso Filippo Pucci, invece, che idee ha?

«Trovo normale che i tifosi non siano soddisfatti del mercato della società viola, sono partiti giocatori importanti e sono approdati alla Fiorentina giovani talenti, seppur molto interessanti. Continuo a sperare nel lavoro di Corvino, anche se il fatto che la società sembri in vendita non aumenta la credibilità e l'appeal per i giocatori in entrata. Stiamo a vedere, ci sono ancora alcune settimane all'inizio del campionato...».

Lei continua a sperare in Corvino, tanti tifosi invece non credono più nel Direttore...

«Me ne rendo conto, capisco che gli acquisti arrivati fino ad ora non possono sfamare la voglia dei tifosi. Corvino in carriera ha fatto due tipi di mercato: uno con poca disponibilità economica, prendendo giocatori sconosciuti ai più; uno potendo spendere e portando in riva all'Arno calciatori del calibro di Mutu, Gilardino, Frey e via discorrendo. Dopo un inizio balbettante, mi aspetto di vedere la seconda parte del lavoro di Corvino. Il 31 agosto tireremo le somme e valuteremo l'operato».

Intanto se ne sono andati Bernardeschi e Borja Valero.

«Be', da sempre i tifosi viola dimostrano grande attaccamento nei confronti di quei giocatori che hanno passione per la nostra maglia, parlo ovviamente di Borja. Capisco quindi che a molti tifosi la sua partenza sia dispiaciuta. Però lo spagnolo ha trentadue anni, probabilmente è andato a stare meglio e quindi credo dovremmo pensare al presente e al futuro. Per quanto riguarda Bernardeschi, vorrei che ci si dimenticasse di lui. Sono molto d'accordo con le parole di Emiliano Viviano, quando dice che il carrarino è stato profondamente incoerente. E questa vicenda non ha niente a che vedere con quella di Baggio, i due non sono paragonabili né dal punto di vista calcistico né per quanto riguarda l'amore dei fiorentini. Bernardeschi adesso è un ex giocatore della Fiorentina, non ci pensiamo più».

Senta ma a che punto siamo con maggioranza e minoranza?

«Se ci sono stati solo 4000/5000 abbonamenti, mi sembra evidente che ci sia una parte di tifoseria, una parte silenziosa, che decide di contestare l'operato della società non facendo l'abbonamento. Vorrei fosse chiaro che per questi tifosi è un gesto di grande sacrificio, un gesto che può essere condiviso o meno ma dev'essere rispettato. D'altro canto, sono anche dell'idea che la campagna abbonamenti così lunga non serva a molto, perché sappiamo benissimo che molti tifosi decideranno di tornare allo stadio negli ultimi giorni disponibili».

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