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A Milano senza speranze

Rassegnazione diffusa tra i tifosi. Ma c’è sempre un “eppure”(COMMENTA)

Redazione VN

La partita di sabato? Già persa. E' una convinzione pressochè unanime quella che accompagna Milan-Fiorentina, due squadre divise da 16 posizioni e 31 punti in classifica. Che il pronostico sia dunque apparentemente segnato non è cosa strana, ciò che invece fa un certo effetto è la rassegnazione che si respira a Firenze, dove neppure i tifosi più accaniti (o al massimo un numero davvero ridotto) sembrano credere nell'impresa di ottenere almeno un punto. E anzi, siamo quasi in clima-partita per la gara col Palermo di mercoledì prossimo. Una sensazione di impotenza che raramente, forse mai, si era vissuta in casa viola nel passato quando, anche in stagioni in cui l'obiettivo era la salvezza, la speranza del tifoso era - come per definizione - l'ultima a morire.

Le continue delusioni delle ultimi due stagioni, ultima e più cocente quella con la Juve, hanno tolto ai fiorentini anche la voglia di sognare un colpaccio e la squadra vista sul campo contro il Chievo non sembra in grado di fare neppure il solletico a Ibrahimovic e compagni. Aggiungiamoci le tante e pesanti assenze con cui dovrà fare i conti Delio Rossi, e l'idea di uscire indenni da San Siro assomiglia sempre più ad un miracolo. Eppure... c'è sempre un eppure. Fin troppo banale, ma assolutamente veritiero, che riporta alla palla rotonda, all'essere undici contro undici e al fatto che nel calcio, specialmente quello italiano, non c'è mai nulla di scontato. Chiedere al Novara che, già semi-retrocesso, è andato a vincere in casa dell'Inter qualche settimana fa, ma gli esempi sarebbero centinaia. Bellissimo sarebbe se a questo elenco potesse aggiungersi una sorpresa firmata dalla Fiorentina, proprio stavolta che nessuno si aspetta nulla dai viola. Ma la squadra ci crederà almeno un po'?

SIMONE BARGELLINI