Sicuramente qualcuno starà pensando che abbiamo esagerato con colombe pasquali e spumante ma così non è. Fino a poco tempo fa Montolivo era un giocatore della Fiorentina così come Aquilani era nel gruppo di Allegri al Milan. A distanza di pochi mesi i due giocatori si sono invertiti le casacche giovando entrambi all'attuale compagine; Montolivo in termini di sostanza, Aquilani quanto a numero di gol e assist realizzati. Entrambe le società credevano molto in colui che adesso è un ex ma le storie sono declinate in modo diverso tra loro. Montolivo ha chiuso un capitolo della propria carriere lungo sette anni durante i quali è stato pure capitano della squadra salvo vedersi sfilare la fascia per motivi contrattuali, gli stessi che lo hanno portato via da Firenze a parametro zero. Il numero 18 è attualmente il cardine del centrocampo rossonero: tanta corsa e un carattere risoluto lo stanno confermando come uno dei migliori nel suo ruolo in Italia.
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A maglie invertite
Aquilani vs Montolivo, una sfida nella sfida (COMMENTA)
Discorso diverso per Aquilani che a Milano era giunto con la formula del prestito con diritto di riscatto. Un'inizio di stagione positivo condito anche da qualche sigillo personale è stato compromesso da uno sciagurato infortunio che lo ha tenuto fuori dai campi il tempo giusto per far cambiare strategia alla società rossonera che, tentando invano di prendere il giocatore dal Liverpool senza pagarlo, ha perso il Principino. La Fiorentina si è presentata a Liverpool nelle persone di Pradè e Macia, due elementi fondamentali del passato di Alberto (il primo lo aveva venduto dalla Roma ai Reds dove lavorava il secondo) e se lo è assicurato a parametro zero. Domenica sarà sfida anche tra loro: troppo presto per essere un duello personale decisivo in ottica Brasile 2014 ma fondamentale per la partecipazione alla prossima Champions League.
STEFANO ROSSI
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