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Spogliatoio viola: compagni? No, amici…

Serviva areare i locali e fare il più possibile piazza pulita, dopo due stagioni che avevano visto negli spogliatoi della Fiorentina ben pochi professionisti esemplari. Daniele Pradè e Eduardo Macia, nella campagna acquisti estiva, hanno...

Redazione VN

Serviva areare i locali e fare il più possibile piazza pulita, dopo due stagioni che avevano visto negli spogliatoi della Fiorentina ben pochi professionisti esemplari. Daniele Pradè e Eduardo Macia, nella campagna acquisti estiva, hanno fatto un piccolo grande miracolo, acquistando 18 giocatori, cedendone quasi altrettanti, ma soprattutto portando a Firenze maggiore dedizione al lavoro. E se i risultati sul campo stanno premiando fin da subito la nuova linfa tecnica, anche e soprattutto nello spogliatoio tira tutta un'altra aria.

Sarà perché finalmente sono tornati ad esserci dei leader veri e propri, sarà perché la proprietà è tornata a 'vigilare' con uomini della società che non hanno legami con un particolare procuratore. Fatto sta che oggi la Fiorentina è un esempio di vita quasi impeccabile durante il lavoro quotidiano, e i rapporti fra compagni di squadra sono molto buoni. Tante le storie d'amicizia nate anche fuori dal campo. Ad esempio Borja Valero e Pasqual si frequentano anche con le rispettive famiglie dopo gli allenamenti: il capitano gli ha dato una mano per cercare casa, ma anche per trovare una scuola internazionale per i figli.

Molto bello il legame fra Ahmed Hegazy e Mounir El Hamdaoui, nato per la comune fede islamica. L'attaccante ogni volta che segna va ad abbracciare proprio il difensore, cui ha consigliato anche un medico che potrebbe operarlo, stante l'infortunio recente patito dall'egiziano. Ma fra i rapporti sorti nello spogliatoio gigliato si segnala anche quello tra Pizarro, Mati Fernandez e Romulo: un tris sudamericano che raduna caratteri diversi. Luca Toni sembra invece aver 'adottato' Stevan Jovetic, quest'ultimo poco incline alle frequentazioni che non siano quelle con i soliti connazionali.

Il tris di portieri Lupatelli-Neto-Viviano vive, anche per forza di cose, una realtà tutta propria, mentre Cassani e Aquilani hanno instaurato un rapporto extracalcistico grazie alle compagne e alle rispettive figlie. Seferovic e Savic si sono scambiati abbracci dopo le rispettive reti in Tim Cup e in campionato, mentre Roncaglia, insolitamente taciturno lontano dalle cose di casa Fiorentina, passeggia la sera per Firenze cercando di non farsi riconoscere, salvo quando va a cena in zona Fiesole col connazionale Gonzalo Rodriguez.

E Cuadrado? Dove lo metti sta... Una sera con gli argentini, un'altra con il duo italo-spagnolo Borja-Pasqual. Perché alla fine quello che conta è stare insieme, e quest'anno i giocatori gigliati hanno tanta voglia di farlo, anche al di là di ciò che avviene in campo, visto che Toni, non abilitato a giocare contro la Samp domenica scorsa, ha comunque chiesto di svolgere il ritiro, lo scorso week-end, piuttosto che annoiarsi da solo a casa. Tutto un altro mondo rispetto a quanto accadeva prima di un'estate fa.

Luca Cellini - Calciomercato.com