L’allenatore della Fiorentina Primavera Federico Guidi è stato intervistato in esclusiva da Radio Bruno Toscana in vista della prossima stagione. Ecco tutte le sue parole:
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Guidi: “Sousa crede nei giovani, grande orgoglio essere ancora in viola”
“Mi sento fiorentino, ho ricevuto stima e fiducia dal club. La riforma della Primavera alzerebbe il livello”.
“Da parte mia c’è grande orgoglio nell’essere ancora alla Fiorentina perché ho ricevuto grande stima e fiducia da parte della società: il mio lavoro è sempre stato apprezzato e questo mi fa piacere. Gli obiettivi della squadra? Sono sempre gli stessi: l’obiettivo primario è quello di far crescere i giovani e di avvicinarli il più possibile alla prima squadra. Abbiamo a che fare con ragazzi di buonissime prospettive anche se potremmo trovare qualche più difficoltà nel corso della stagione vista la giovane età della rosa ma questo ci potrà permettere di lavorare meglio coi ragazzi. La spinta a restare a Firenze? Io mi sento fiorentino e viola a tutti gli effetti: per me si tratta dell’11° anno a Firenze e con i dirigenti viola è bastato solo uno sguardo per intenderci. Ho ricevuto offerte importanti ma ho scelto che la mia crescita professionale prosegua qui.
Su Paulo Sousa: "Ho avuto l’opportunità di confrontarmi con lui: è una persona che crede fortemente nei giovani: vedere Fazzi, Capezzi, Lezzerini ed altri ragazzi in prima squadra è motivo d’orgoglio anche per me. Il nostro settore giovanile sta facendo vedere a tutti che il nostro lavoro è stato di grande qualità. Con Sousa ci siamo confrontati sulle metodologie di lavoro da tenere, anche su ciò che lui vuol vedere nel settore giovanile: siamo felici di avere un allenatore così sensibile al nostro lavoro. È stato un confronto utile anche per me. Lui vuole che ci sia un’idea comune del gioco e cercheremo a grandi linee di riprodurre quello che farà la prima squadra”.
Sulla nuova riforma della Primavera: “Nel calcio giovanile qualcosa dobbiamo assolutamente fare se vogliamo alzare il livello dei nostri giovani per avvicinarli alla Serie A: ad oggi il campionato Primavera è molto distante dalla massima serie e proiettare un ragazzo in prima squadra è molto difficile. Davanti a noi spesso ci troviamo avversari di livello inferiore e sul campo poi si vedono risultati tennistici: far crescere i ragazzi così è impossibile. Questa riforma alzerebbe il livello di difficoltà delle partite ma non basta: sarebbe più bello affrontare tutte le settimane squadre di alto livello. È una riforma migliorativa ma non basta per far fare il salto di qualità ai nostri giovani”.
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