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Guagni: “Rimasta anche grazie all’arrivo di Commisso. Che disastro il rigore contro il Tavagnacco”

Alia Guagni è stata la protagonista di una diretta Instagram con l'ex viola Sebastien Frey

Redazione VN

Il capitano della Fiorentina, Alia Guagni, è stata la protagonista di una diretta Instagram con l'ex viola Sebastien Frey:

Lo scudetto nel 2017 è stato uno dei momenti più belli della mia carriera, tra l'altro vinto con qualche giornata d'anticipo. Da piccola ho seguito un po' le orme di mio cugino, a pallavolo la prendevo con i piedi e quindi ho capito che forse era il caso di giocare a calcio.

Se tu ami Firenze, il tuo affetto ti viene restituito cento volte più grande. Per me è un po' più facile, ci sono nata, ma è vero per tutti. Sono capitano da dopo lo scudetto, ereditando la fascia da Giulia Orlandi. È una responsabilità e una soddisfazione oltre che un orgoglio, ma non riesco mai a ricordarmi del gagliardetto prima di entrare in campo. Ho sempre fatto parte di gruppi uniti a Firenze, nelle difficoltà ci stringiamo sempre l'una accanto all'altra. Facciamo un sacco di cose, mangiamo sushi, andiamo al cinema. Questo era il periodo delle grigliate, peccato non poterle fare. I portieri? Sono tutti matti, anche le donne. Da noi c'è Ohrstrom, che è svedese ma la diresti napoletana da quanta confusione fa. Poi c'è Durante, una delle persone più scatenate e folli che conosca, e poi Catalina Perez, un po' introversa ma ha le sue chicche, anche se è arrivata per ultima.

La Nazionale è un sogno che si realizza, con la possibilità di girare per il mondo e affrontare le calciatrici più forti al mondo. Ho esordito molto giovane, giocavo in Serie B, era il 2006, poi dopo il rientro da un infortunio ho cominciato ad avere continuità. Fino all'esperienza del Mondiale in Francia: venivamo da un europeo deludente, e abbiamo fatto qualcosa di impensabile in un crescendo ai limiti dell'assurdo.

Il primo passaggio di avvicinamento lo abbiamo fatto quando le società maschili hanno deciso di aprire al femminile, e la Fiorentina è stata la prima, poi seguita dalle altre, e ora col Mondiale abbiamo fatto un grande passo avanti. A parte le cinque top, nelle altre squadre di Serie A le ragazze fanno allenamento la sera, perché il giorno devono lavorare. Ecco, se tutte le giocatrici potessero uniformarsi, sarebbe davvero una vittoria.

Le mie doti culinarie? A forza di sentirmi dire "basta col calcio, torna in cucina", mi è venuta voglia!

L'esultanza? Non è una dab, è che un giorno ho preso una tranvata nel naso e quindi è un riferimento a questo.

Stiamo ancora aspettando notizie sulla ripresa del campionato.

Un aneddoto divertente: partita col Tavagnacco, importantissima, c'è un rigore e vado io. Tiro talmente forte che la palla prende la traversa e va verso il centrocampo, le avversarie partono in contropiede e fanno gol loro. Un disastro.

Nello spogliatoio abbiamo le nostre Lupatelli, quelle che ci fanno divertire, che sono Ilaria Mauro e Paloma Lazaro. Invece se il vostro tronista era Semioli, la nostra è Thogersen, sempre sul pezzo. E quella un pochino più tecnologica, che sceglie la musica è Greta Adami.

Il coro più bello della Fiesole? Bombe nell'aria, non vedo l'ora di risentirlo.

Commisso mi ha fatto sentire che ci sarebbe stato un cambiamento importante in estate, anche per questo mi sono decisa a rimanere. Ci fanno sentire ogni giorno che sono vicini a noi. Anche adesso che siamo tutte a casa, sentiamo sempre il presidente. Siamo in buone mani.

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