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Casertana costretta a giocare con quindici positivi. Guidi è una furia: “Dove è la tutela della salute?”

Il club campano avrebbe dovuto giocare alle 17:30 contro la Viterbese, poi il calcio d'inizio è stato posticipato

Redazione VN

Inizialmente previsto alle 17:30 il match di Serie C tra Casertana e Viterbese, è stato a lungo in sospeso per via del focolaio scoppiato all'interno del club campano. La Casertana, infatti, conta all'interno del gruppo squadra ben quindici elementi positivi. L'Asl ha bloccato tutto per fare le ultime verifiche prima di consentire il calcio d'inizio, avvenuto poi alle 18:20. L'aspetto clamoroso è che la Casertana è scesa in campo con soli nove giocatori in campo (e nessuno in panchina). Sei si sono scaldati, tre sono entrati praticamente a freddo. Una situazione surreale che non rappresenta però una novità in Italia. A Cuneo, infatti, la Pro Piacenza giocò addirittura in otto.

L'allenatore del club è l'ex tecnico della Primavera Viola, Federico Guidi che in conferenza stampa ha commentato con rabbia quanto avvenuto:

Se conta il nostro bene non bisognava scendere in campo. Non si può scendere in campo in queste condizioni. Che segnale ha dato il calcio italiano in tutto il mondo? Vedere la partita 11 contro 9 quando c’erano tutte le condizioni per rinviare la partita. Avremmo tutelato la comunità. Se la priorità è la salute di tutti, gli organi predisposti avrebbero dovuto passarsi una mano per la coscienza. Non ha più senso parlare di calcio. Abbiamo assistito a delle scene e sentito parole pessime. Sono stati anteposti gli interessi personali alla salute. Tutti abbiamo una famiglia e dei bambini.

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