Ricominciare dalla quiete dei monti della Val d'Aosta. A far sudare ragazzini e dirigere il settore giovanile di una società locale, il Pont Donnaz Hone Arnad, che magari un giorno porterà in serie A un falegname di livello, proprio come era lui ai tempi d'oro. Moreno Torricelli, dai dilettanti arrivò in un lampo in serie A. Fa sempre il modesto ("sono qui solo per dare una mano a questi ragazzi") eppure di sfide Juventus-Fiorentina ne ha giocate e vinte tante. Con entrambe le maglie, lui che è un doppio ex.
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Torricelli a VN: “Dybala o Kalinic? Vincerà il collettivo, non un singolo. Non privatevi di Pepito”
Verso la sfida tra Juventus e Fiorentina, le parole del doppio: "Sousa? ha vinto in paesi come Svizzera o in Israele, dove in pochi vanno ad allenare: questo fa capire di che pasta sia fatto"
Dici bianconeri contro viola e a cosa pensi subito?
"Sono sempre sfide molto affascinanti, sentite tra le tifoserie e anche tra le società. Se poi come domenica sera contano anche per l'alta classifica diventano bellissime. Mi ricordo bene la mia prima volta, il 3-2 a Torino in maglia Juventus con quel capolavoro di Del Piero. E la prima vittoria da fiorentino nella stagione 1998/1999, gol decisivo del campione Batistuta, l'anno in cui diventammo campioni d'inverno. Partite che aspetti per giorni, cariche di emozioni".
E domenica che partita ti aspetti?
"Mi aspetto una grande sfida. La Fiorentina sta disputando un campionato come nessuno si immaginava, così pronta, così bella, così concreta, riesce ad abbinare il gioco ai risultati. Soprattutto seconda a un punto dalla vetta. La Juventus dopo un inizio stentato sta risalendo con forza e non mi sorprende che abbia trovato la strada giusta. Una partita che arriva al momento giusto per il campionato, ci sarà da divertirsi".
Chi può fare la differenza domenica?
"Non un singolo, ma la squadra. Sarebbe facile dire Dybala, Pogba, Cuadrado oppure Kalinic, Ilicic e Bernardeschi. Tutti aspettano loro. Non voglio fare pronostici, ma la differenza la faranno i collettivi, chi saprà imporre il proprio gioco alla lunga avrà la meglio. E potrebbero essere punti importanti per la lotta scudetto".
Vent'anni fa hai avuto come compagno alla Juve Paulo Sousa. Sei sorpreso dei risultati che sta ottenendo a Firenze?
"No, anche da calciatore aveva un intelligenza superiore, ma era comunque umile e faceva girare bene il nostro centrocampo. Ha delle indubbie qualità. Sono molto contento per lui, di come fa giocare la Fiorentina e il fatto che abbia già vinto il campionato anche in Svizzera o in Israele, campionati dove in pochi vanno ad allenare, fa capire di che pasta sia fatto. In più è ambizioso, ha detto che vuole vincere la Champions entro cinque anni...".
Pepito Rossi invece non riesce a sbloccarsi. Un consiglio?
"Rossi è un giocatore con tante qualità ma troppa sfortuna. E' tornato a giocare e sono felice per lui dopo i brutti infortuni avuti, è complicato però ritrovare il ritmo e il gol quando davanti i titolari vanno a mille e segnano sempre. Uno con le sue doti comunque lo vorrei sempre in squadra, penso che alla fine gli basterà poco, magari una giocata, per uscire bene da un momento negativo".
MATTEO BACCELLINI (twitter @MatteoBacce)
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