di Alessandro Rialti
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“Sogno e voglio continuare a farlo”. L’editoriale di Rialti per Violanews
Il popolare giornalista fiorentino vuole continuare a sognare in grande
Io ho sempre sostenuto che sognare sia un diritto. In ogni sede, ad ogni età e pure (anzi, a maggior ragione) dopo tante delusioni. Lo sostengo e quindi...sogno. E lo faccio a maggior ragione quest’anno, appena «deposto, il 2015 e poco prima di gettarmi nel 2016.
Sogno che l’incredibile Fiorentina di questo anno solare possa continuare a volare. Perchè no? Per far piacere ai «gobbi» nascosti, quelli che in rete dicono di essere viola e scommetterei una cena di gran livello (e per me sarebbe una perdita da lacrime amare) che viola non sono mai stati.
Qualche tempo fa Walterino (Tanturli per chi non dovesse aver capito) mi diceva che ad ogni stagione lui comunque partiva con l’entusiasmo di chi spera di poter lottare per il titolo. Giusto. Che senso avrebbe pensare di essere sconfitti prima di giocarsela? Perdiamo da troppo tempo? Vero, ma io sogno e voglio continuare a sognare. D’altra parte quest’anno il sogno mi pare più...reale del solito.
La squadra che questa estate mi pareva fragile mi sta smentendo clamorosamente. E’ imperfetta ma...sogno che i Della Valle la rendano migliore in questo mercato invernale. E’ tosta, ha un allenatore bravo e deciso. E ha giocatori importanti, belli e bravi come Bernardeschi, seri e grintosi come Kalinic.
E poi intorno non vedo imbattibili. Neppure la Juve che sicuramente è tornata la favorita di sempre. Neppure il Napoli che ha in Higuain il locomotore generale. Per non dire della Roma di un Garcia che pare sempre avere la corda al collo e le milanesi avvelenate da limiti e polemiche. Noi invece ci siamo. Siamo squadra e confido sulla voglia di vittoria di tutto l’ambiente. Ripariamo da Palermo, credo con la convinzione di chi si è accorto fin qui di non essere secondo a nessuno. Quindi se non si è secondi si potrebbe anche essere primi.
Sogno? D’accordo, sogno. Ma a svegliarmi sono sempre in tempo. E auguro ai fiorentini di continuare a sognare, perchè da tanto tempo la realtà non era stata tanto invitante.
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