È il 13 dicembre 1998 quando Batistuta infila Peruzzi e realizza il gol dell'1-0 di un Fiorentina-Juventus indimenticabile: per la coreografia (che in pratica rese attivo tutto il Franchi), per la classifica (la Fiorentina chiuderà il girone d'andata al primo posto) e perché battere la Juventus ha sempre quel fascino speciale, difficile da descrivere. Adesso la Fiorentina ci riprova: la Juve è una corazzata, ma proprio per questo i bianconeri quest'anno hanno paura, perché la Viola di quest'anno non ha niente a che vedere con quella dell'anno scorso. Per parlare di questo match, Violanews.com ha contattato Anselmo Robbiati, presente in quella notte magica del 1998 (e autore del gol del 3-0 il 22 febbraio 1998, altra notte magica).
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Robbiati a VN: “E’ il momento giusto per vincere”
“Firenze deve tornare a sognare” E sulla notte del 1998…
Partiamo dai ricordi e da un successo che fece sognare a Firenze addirittura lo scudetto.
“Quell'anno potevamo vincerlo seriamente, avevamo tutto. Una squadra fortissima, un tecnico preparato e tanto, tanto entusiasmo”.
C'era qualcosa che però non era dalla vostra parte, la fortuna...
“In effetti l'infortunio di Batistuta e altre circostanze (allude agli atteggiamenti di Edmundo ndr) non ci fecero arrivare fino alla fine, peccato. Se ci ripenso, mi viene rabbia, meglio pensare allora a quel Fiorentina-Juventus. A Firenze questa gara è come un derby per un romano, è una partita che esula dall'intera stagione: mi ricordo il colpo di testa di Batistuta, era una partita molto equilibrata, fu decisa dal colpo di un campione. E ricordo anche il mio gol qualche mese prima, per il 3-0 finale: che goduria immensa...”.
Il leader di quella Fiorentina era appunto Batistuta, il leader di questa è Jovetic?
“Jovetic è un leader, ma può ancora migliorare. Per quanto riguarda il rigore sbagliato a Parma, si è assunto una responsabilità pesante e puoi anche sbagliare: ha sbagliato partita però ha fatto la differenza in questo inizio di campionato, certe critiche nei suoi confronti non mi sembrano giuste”.
Qual è il compagno ideale di Jovetic?
“Secondo me Jovetic non è una prima punta, perché non è in grado di giocare con le spalle alla porta per cui ci vuole una punta di peso come Toni, forse andrebbe bene anche El Hamdaoui”.
E Ljajic?
“Ljajic è un ottimo giocatore, ma è una seconda punta quindi al momento non lo metterei accanto a Jovetic: Montella ha puntando su di lui, probabilmente lo farà anche in futuro ma soprattutto con la Juventus serve un ariete, uno che faccia salire la squadra”.
E chissà che non arrivi una giocata di un campione...
“Me lo auguro, Firenze ha bisogno di tornare a sognare, anche per una notte.. E domani, secondo me, può accadere qualcosa di bellissimo, mi sembra il momento giusto per battere la Juve...”.
NICCOLO' GRAMIGNI
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