di Alessandro Rialti
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“Rischiare è pericoloso, ma due punte servono”. L’editoriale di Rialti per Violanews
Anche se il doppio centravanti può diventare un lusso, Kalinic e Babacar sono stati bravi a scambiarsi e alternarsi.
E’ vero quello che ha detto Sousa dopo la partita di Europa Leaague, la squadra non può sbagliare l’approccio di una gara come quella di giovedì pomeriggio. Però almeno per una volta limitiamoci a guardare la parte buona di quella gara e non quella che ci ha lasciato perplessi. E di cose importanti quella gara ne ha fatte vedere. Certo il Qarabag è rimasto presto in dieci ma l’espulsione era sacrosanta. E comunque dal quel momento, ma anche da qualche minuto prima, la Fiorentina ha dimostrato di avere qualità importanti in fase di attacco.
Per esempio anche se il doppio centravanti può diventare un lusso, Kalinic e Babacar sono stati bravi a scambiarsi e alternarsi. Kalinic poi è davvero in netta crescita e tatticamente è fra i più bravi del nostro campionato. L’epulsione l’ha provocata lui, poi un gol e un assist vincente. Kuma ha confermato che quando vede la porta sa come metterla dentro. E Zarate? Lui non ha certo paura a concludere e ha una botta che fa male. Personalmente poi riconosco che la sua ammonizione sia da regolamento indiscutibile, però sono proprio le regole che non mi piacciono. Se uno cade (o si butta a terra facendo perdere tre minuti) è tollerato, uno che festeggia per una gioia immensa, piangendo, dedicando alla propria moglie sofferente un gol bellissimo invece viene punito. Indiscutibilmente da regolamento ma per me ingiusto. Cambiamolo.
Finita qui la riflessione torno al gioco d’attacco viola e mi convinco sempre più che pur nel rispetto del lavoro di Sousa, della sua capacità di proteggere la difesa, un po’ di spregiudicatezza in più potrebbe essere il toccasana. Rischiare è pericoloso, Baba sarà sempre l’alternativa a Kalinic, ma andare oltre, cercando di trovare il meglio di sé è doveroso. Per la gente, per il risultato, per verificare se è ancora possibile credere in un sogno, alzare un po’ la mira può essere giusto. Nessuno chiede eccessi, ma una mano a Kalinic, una sponda, fa sicuramente comodo. Chiunque esso sia. Ilicic o Zarate, fate voi. Pure Bernardeschi o Tello, più avanti magari Chiesa o Toledo, ovviamente Borja Valero, ma il gol va cercato se si vuol fare un ulteriore passo avanti, con una squadra che sta davvero crescendo.
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