Sono sinceramente preoccupato ma sono convinto che possa essere Federico Chiesa a riportare serenità a Firenze. Ho visto come sta lavorando, durante giorni che i compagni stavano vivendo in vacanza, ho sentito papà Enrico che ha raccontato che il figlio vuole assolutamente uscire dall’infortunio per aiutare la Fiorentina a evitare i rischi della classifica, e mi sono tranquillizzato. Certo credo che l’avvento di Iachini, esperto in battaglie con il coltello fra i denti, possa dare un impulso a una squadra che nell’ultima fase Montella è apparsa fragile, esangue, frastornata. Credo anche che Commisso non farà mancare aiuto economico sul mercato di gennaio e pure che Pradè saprà trovare giocatori importanti per rimpolpare la ridotta rosa viola. Però poi è a Chiesa che penso, a lui come possibile protagonista del ritorno viola in aree meno asfittiche e pericolose.
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E a giugno sarà quel che sarà. Non mi interessa quel che succederà e quale sarà il futuro del giocatore viola, a me interessa solo togliermi questa preoccupazione, voglio uscire prima possibile dalla terribile posizione in classifica. A me interessa una Fiorentina che possa rimanere in serie A. Io voglio solo che questa preoccupazione non si trasformi davvero in paura, terrore. E allora viva Chiesa, che torni subito ai vecchi sprint, a strappare le difese avversarie, a imporre la sua potenza. Sto con Chiesa, con la sua qualità, che ci aiuti, che riporti il sorriso. E Federico può riuscirci. Per questo dobbiamo aiutarlo, sostenerlo, proteggerlo, non serve dubitare, fischiare, spandere polemica. No, abbiamo bisogno di Federico e Federico sta tornando. Per questo la preoccupazione sta lentamente calando, per questo forse possiamo davvero dribblare la paura. E poi verrà il futuro,. con o più probabilmente senza Chiesa. Ma in serie A.
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