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PERSONAGGI VIOLA: Repka, il duro dall’animo burlone. Il ricordo di Adani e Padalino

Violanews vi propone una nuova rubrica in cui ogni settimana vi racconteremo sotto vari punti di vista un personaggio della storia viola. Oggi è la volta di Repka

Iacopo Nathan

27 Oct 1999:  Dennis Bergkamp of Arsenal battles with Tomas Repka of Fiorentina during the UEFA European Champions League Group B match played at Wembley Stadium, London. The game finished in a 1-0 away win for Fiorentina and saw the elimination of Arsenal from the second phase.  Mandatory Credit: Alex Livesey /Allsport

“So di essere un giocatore duro, ma anche leale con gli avversari.  Quando entro, non voglio fare male a nessuno.  Ne ho fatto a Iuliano, durante la partita con la Juventus, ma involontariamente, e ancora prima di uscire dal campo mi sono scusato con lui”, poche righe per descrivere Tomas Repka, il muro ceco. A Firenze storicamente si apprezza molto quei giocatori che in campo sputano sangue per la maglia, e sicuramente il roccioso difensore di Slavicin non si è mai risparmiato in campo.  Il suo arrivo a Firenze già è molto particolare, poiché sembra che sia stato proprio Gabriel Omar Batistuta a segnalarlo alla società viola, dopo averlo affrontato nella Coppa delle Coppe del 96-97. Inizia la sua carriera in patria, dove vince anche due campionati con lo Sparta Praga e una coppa nazionale, prima di arrivare a Firenze nell’ estate del 1998, e vestire per  126 volte la maglia viola. Come già accennato, il rapporto tra lui e la tifoseria è subito ottimo, la Fiesole gli crea un coro ad hoc: “Se non ci arriva Toldo c’è repka, c’è Repka”, e lui ripagherà questo affetto mettendo in campo sempre quella grinta che il mister gli chiedeva, diventando il vero e proprio baluardo difensivo di Trapattoni, uno stopper di grande livello. Per raccontare ancora meglio il personaggio, dobbiamo riprendere le sue stesse parole, che fanno capire come si fosse davvero legato alla città del Ponte Vecchio: “Firenze e Praga, in fondo, hanno diversi punti in comune. La prima è più raccolta, ma in quanto a bellezza temono entrambe pochi confronti. È per questo che sono innamorato di queste due città.” I suoi anni a Firenze sono magnifici, sia dal punto di vista personale, che di squadra; quella Fiorentina vinse al Franchi contro il Manchester United ed espugnò Wembley, battendo l’ Arsenal di Wenger e Bergkamp, solo per citare alcune notti indimenticabili.  Per coronare un sodalizio fantastico, Repka vincerà con la Fiorentina la coppa Italia 2001, che è tutt'oggi l’ultimo trofeo vinto dalla Fiorentina (come ci ha orgogliosamente ricordato anche Lele Adani, che ci ha raccontato il difensore ceco e potete leggere le sue parole nella parte dei racconti), disputando due ottime partite contro il Parma.  Purtroppo il ciclone Cecchi Gori colpi anche il muro ceco, che fu venduto per  5,5 milioni di sterline al West Ham, dove giocherà per cinque stagioni diventando anche capitano degli Hammers, ma riuscì a stupire tutti anche nel giorno del suo addio a Firenze, poiché lasciando quella che era diventata la sua seconda casa, non riuscì a trattenere qualche lacrima, mostrando a tutti che anche il più duro dei duri ha un animo sensibile.

27 Oct 1999:  Dennis Bergkamp of Arsenal battles with Tomas Repka of Fiorentina during the UEFA European Champions League Group B match played at Wembley Stadium, London. The game finished in a 1-0 away win for Fiorentina and saw the elimination of Arsenal from the second phase.  Mandatory Credit: Alex Livesey /Allsport

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