Una corsa all'ultimo respiro. La Fiorentina è lì, pronta a sfruttare un altro passo falso del Milan: la squadra di Montella domenica dovrà vincere a Pescara e sperare in una grande prova del Siena, che ospita i rossoneri. Per parlare di questo finale di stagione (e non solo) Violanews.com ha contattato l'ex difensore Massimo Oddo, campione del mondo nel 2006 (insieme a Toni) ed ex Milan.
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Oddo a VN: “Viola e Milan, troppe polemiche”
“Siena e Pescara avversari abbordabili ma solo sulla carta. Toni…”
Partiamo da Toni, sorpreso dalla sua stagione?
“Luca è un vero professionista, quindi non sono sorpreso dell'apporto che ha dato alla Fiorentina. Ha personalità e in area è ancora molto forte, anche quest'anno ha fatto benissimo”.
È giusto confermarlo?
“Io lo confermerei, però dalle parole di Luca mi sembra che ci siano seri problemi. In ogni caso, se dovesse lasciare Firenze, non avrà problemi a trovare un'altra squadra: si allena con grande passione, a quell'età se non ti alleni bene non scendi nemmeno in campo. Lui da questo punto di vista è una garanzia”.
Oltre ad essere uomo-spogliatoio.
“Sicuramente, Luca è un grande, ricordo bene le sue battute e il suo cercare di voler sempre unire il gruppo. Una persona speciale, serve uno come lui all'interno di un gruppo. Per questo dico alla Fiorentina di pensarci bene prima di mandarlo via: è utile in campo e fuori”.
Cosa pensa della corsa Champions?
“Secondo me ci sono troppe polemiche, si rischia di perdere il bello di questi ultimi 90'. Milan e Fiorentina stanno dando vita ad una corsa appassionante, una delle più belle dell'intero campionato”.
Rischia più il Milan a Siena o la Fiorentina a Pescara?
“I rischi sono gli stessi, sulla carta dovrebbero arrivare due vittorie e dunque dovrebbe essere il Milan a qualificarsi per la Champions, però le ultime partite sono sempre insidiose. Siena e Pescara sono due mine vaganti, però gli ultimi 90' sono sempre quelli più belli e imprevedibili. Chissà, magari ci saranno sorprese...”.
È Vincenzo Montella l'immagine di questa Fiorentina?
“Direi di sì, grazie a lui è tornato l'entusiasmo a Firenze. La sua squadra è sempre vivace e brillante, mi sono molto divertito a veder giocare la Fiorentina. Non era facile, Firenze veniva da anni difficili, lui ha fatto un miracolo così come sono stati molto bravi tutti i dirigenti che hanno dato il via alla rivoluzione”.
NICCOLO' GRAMIGNI
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