Cesare Natali domenica sarà al Franchi per assistere in diretta a Fiorentina-Sassuolo. Ironia della sorte, l’ultima squadra della sua carriera (tre mesi in maglia nero verde nel 2015) contro il ricordo di tre buone stagioni (2009-2012) spesso da titolare con la maglia viola. Queste le sue dichiarazioni ai nostri microfoni:
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Natali a VN: “Firenze è scarica. Sousa, serve più di una vittoria per ripartire”
Il doppio ex della sfida tra Fiorentina e Sassuolo Cesare Natali parla in esclusiva ai microfoni di Violanews.com: "La proprietà è forte, credo che abbia ambizioni anche se non ho mai capito bene realmente quanto vogliano vincere"
“Per la Fiorentina non sarà una partita semplice e non solo per il momento che sta attraversando. Mi piace molto il gioco di Di Francesco e sono sicuro che dopo aver perso in casa con il Genoa il Sassuolo vorrà riscattarsi, anche perché il sesto posto è a un passo. Sono due realtà completamente diverse che arrivano alla partita di domenica in condizioni altrettanto opposte. Da fuori vedo una Fiorentina scarica fisicamente: Sousa dice che basterebbe una vittoria, io non sono così d’accordo. Firenze è una piazza calda, ha bisogno anche d’entusiasmo e mi sembra che si sia spento”.
Nessuno si sarebbe atteso un momento così difficile per la Fiorentina.
“Non c’è una sola causa, probabilmente. Di sicuro a Firenze ci sono state premesse ottime e adesso grandi delusioni. La prima parte della stagione è andata al di là di ogni previsione, un gran gioco, risultati fantastici, tutti in forma. Di conseguenza, anche senza parlare di uno scudetto fuori portata, in tanti giustamente speravano di finire meglio. La Roma e il Napoli sono più forti, si è visto, e la Champions è diventata irraggiungibile. E così è cresciuta la delusione giornata dopo giornata e anche la tifoseria, innamorata come poche, è delusa. Sono situazioni che possono starci, il problema è uscirne al meglio”.
Sul girone di ritorno così deludente pesa anche un mercato che non ha portato i giocatori attesi, soprattutto in difesa.
“La rosa è valida come qualità, non ci sono dubbi, ma manca qualcosa sicuramente come ricambi. Una stagione lunga come questa anche se non hai più le coppe ti porta a spendere tante energie e credo malgrado il momento no la lotta per il quarto posto sia ancora aperta. Forse il reale valore della Fiorentina non era quello visto fino a gennaio, alcuni giocatori hanno giocato al massimo per poi calare alla distanza. Altri, penso a Babacar, non hanno certo disputato una buona stagione. Ma di sicuro è mancato un innesto dietro, quello che ti avrebbe permesso di far rifiatare Gonzalo Rodriguez o Astori. Con Benalouane non è stata fatta un grande figura”.
E adesso c’è anche la tensione tra Sousa e la società. Un giochino rivisto che comincia a stancare…
“La proprietà è forte, credo che abbia ambizioni anche se non ho mai capito bene realmente quanto vogliano vincere. La base della Fiorentina attuale a parer mio è stato il lavoro triennale di Montella. Ho visto del grande calcio, Montella ha spianato la strada. Sousa ha trovato una situazione più semplice almeno all’inizio della stagione, ma adesso da quel che leggo potrebbe anche andarsene. E in più pare si stia incontrando con altre società, una cosa che a Firenze difficilmente viene perdonata e che di sicuro non migliora la situazione ambientale”.
Cosa pensi possa accadere da qui a fine stagione?
“A volte per ottenere certi risultati serve pazienza, solo che non ti viene dato tempo, purtroppo. Io penso che il quarto posto o comunque l’accesso all’Europa League sia alla portata della squadra. Mi auguro che la Fiorentina ritrovi compattezza e un po’ di convinzione, se lo meritano un po’ tutti. Da febbraio in poi sono arrivati solo risultati negativi, serve un cambio di marcia ma ho la sensazione che non sia facile”.
E nel futuro di Cesare Natali, cosa c’è?
“Per il momento, smesso col calcio giocato, ci sono tante partite da vedere e molto studio. Poi da giugno sarò al corso a Coverciano per provare ad allenare. Intanto il patentino, poi vediamo”.
MATTEO BACCELLINI
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