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“Mi sono divertito troppo”. Rialti scrive per Violanews

Alessandro Rialti il giorno dopo la bella vittoria

Redazione VN

di Alessandro Rialti

Mi sono divertito troppo domenica sera per non aver paura di svegliarmi dopo un dolce sogno di fine estate. Autocritica indispensabile: speravo ma non credevo. Bravi. Mi sono divertito troppo con la Fiorentina di Sousa per non insistere e chiedere ai Della Valle di avere uno «scatto di orgoglio» e di dare al tecnico portoghese quello che chiede.

Vuole Joaquin? Ha ragione, venga difeso e vengano tenuti lontani Macia e il Betis. Chiede un altro difensore e un mediano? Bene, che Pradè lavori per trovare gli uomini giusti. Dite che se li deve scordare perchè i Della Valle sono tornati alla logica...«investimenti a zero euro?», vediamo, pressiamo, lottiamo. Ricordiamogli, loro che della Fiorentina conoscono poco o niente, che tanti anni fa invece di rafforzare una formidabile squadra campione d’inverno, si finì per prendere il solo Ficini e i sogni, quelli ben più lunghi dell’estate, si dissolsero.

Ma queste sono le paure di uno che è stanco di dover ricorrere alla nostalgia, uno che è stanco dei rimpianti. Giusto dare a Sousa quel che è di Sousa. Lo spettacolo formidabile del successo con il Milan. La squadra di Mihajlovic è stata disintegrata. Mai o al massimo per cinque minuti ha dato l’idea di poter reggere il confronto. Ma domenica non era possibile. Perchè la Fiorentina giocava con undici lottatori, undici, con un centravcanti che ha sbagliato, una volta, sotto porta ma che poi si è vendicato mettendo i rossoneri in dieci e incapaci di fermarlo. Un centravanti, uno solido, che non si guarda mai allo specchio. Da rivedere se giudicarlo meglio?

Vero, scusate la presunzione, ma non posso nascondere di essere rimasto piacevolmente sorpreso per il suo senso tattico e la sua voglia di aiutare. Finalmente. Era più avanti di condizione? Sarà, ma intanto ha iniziato da guerriero. Benvenuto. E con lui a tutta la squadra, che ha riportato il Franchi a un tifo che non sentivo da tempo. Non è stata solo una vittoria, ma la riapertura di un tunnel che potrebbe portare nella prateria dei sogni.