La Fiorentina sta attraversando, a causa dei numerosi infortuni e delle tante partite ravvicinate, un momento complicato della stagione. Adesso, chiusa anzitempo la campagna europea, ci sarà modo di preparare con più calma le rimanenti partite di campionato e ritrovare la giusta lucidità sul terreno di gioco. Per parlare di questo e altro, Violanews.com ha contatto l'ex portiere viola Giovanni Galli, che ha rilasciato queste dichiarazioni.
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Galli a VN: “Neto? Preferisco gli italiani”
“Matri ha solo bisogno di un gol per sbloccarsi”. E sul nuovo stadio…
Come valuta il momento della Fiorentina?
"Nell'arco di una stagione i cali fisici sono inevitabili e derivano dalle tantissime partite che i giocatori devono fare. Nel calcio di adesso se ne giocano troppe partite e la fatica si sente soprattutto a livello mentale. E' impossibile ritrovare la concentrazione giusta per tornare in campo dopo 3 giorni dalla partita precedente"
Cosa deve fare Matri per tornare a mostrare il proprio valore?
"Il suo è solo un blocco psicologico. Di lavoro per la squadra ne fa tanto, ha solo bisogno di un gran gol anche in campionato, come quello fatto in Europa League contro l'Esbjerg, per sbloccarsi definitivamente".
Dovendo fare una classifica dei portieri del campionato, in quale posizione collocherebbe Neto?
"Adesso sta facendo bene. Ho tanta simpatia per questo ragazzo che conosco personalmente, ma io continuo a preferire i portieri italiani. Prediligo quelli che arrivano dalla scuola italiana, che reputo la migliore. A Neto è difficilissimo segnare da pochi metri perché è dotato di una reattività straordinaria, ma è ancora indietro dal punto di vista tecnico. In Brasile non ricevi gli insegnamenti che, al contrario, danno qui. Non voglio metterlo in una ipotetica classifica, però io vorrei che i portieri italiani avessero più spazio".
Da membro del consiglio comunale, una sensazione sul nuovo stadio.
"L'augurio è che si possa fare, ma le procedure non sono così semplici come vogliono farle passare. La volontà di tutti è quella di portare a termine il progetto, ma come o quando non è una cosa che dipende da direttamente noi".
LORENZO BENEDETTI
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