La Fiorentina ha preso un punto importante a Genova: è passata un’altra giornata, il Lecce non ha vinto e quindi il distacco con la terz’ultima è rimasto uguale. Tutto ciò, vedendo il bicchere mezzo pieno. Se invece si analizza la prestazione, possiamo dire tranquillamente che la Fiorentina poteva anche vincere e allora resta un po’di amaro in bocca. Per parlare della gara di Marassi, Violanews.com ha contattato l’ex viola (con un passato anche nel Genoa) Mario Faccenda.
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Faccenda a VN: ”Squadra viva, ho visto reazione”
“Con il Chievo serve una vittoria. Spero che si sblocchi Amauri”
Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
“Secondo me è comunque mezzo pieno perché – prima della partita – tutti avrebbero preso un punto a Genova. Certo, per come è andata la gara, la Fiorentina poteva vincere ma ha ragione Rossi, in quest’annata un po’ tutto va storto…”.
Che squadra ha visto?
“Una squadra viva, desiderosa di reagire dopo una batosta tremenda. Non era facile giocare con il peso dei 5 gol presi con la Juventus. Ho visto una reazione mentale interessante, il pericolo c’è ancora, ma intanto il Lecce non ha vinto a Novara e questo è un altro fattore positivo”.
Domenica con il Chievo un successo indirizzerebbe la Fiorentina verso la salvezza…
“Sì, in casa i viola devono cercare di fare risultato pieno, così andranno via anche i fantasmi del '92-'93. Speriamo con un gol di Amauri, mi dispiace che non si sia ancora sbloccato”.
Motivi?
“Ho giocato con grandi attaccanti e posso dire che l’aspetto mentale influisce tantissimo sul giocatore. Più passa il tempo, più ti innervosisci, Amauri deve cercare di stare tranquillo anche se mi rendo conto che non è facile. E poi il suo lavoro è comunque positivo: aiuta molto la squadra, è un attaccante che dà tutto per la maglia. Di questi tempi non è poco…”.
NICCOLO' GRAMIGNI
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