Claudio Desolati, non semplicemente un giocatore, ma un vero e proprio guerriero. In maglia viola ha collezionato numeri importanti, con le sue 58 reti si è ritagliato uno spazio nella storia del club. L’ex attaccante viola ha commentato in esclusiva per Violanews.com il presente di Federico Chiesa esprimendo il suo pensiero su questa Fiorentina e sull'allenatore Iachini.
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Desolati a VN: “Beppe l’uomo giusto, ma servono le due punte. Chiesa? Meglio cederlo”
La nostra intervista a Claudio Desolati, ex attaccante viola: "Il futuro di Federico? Cederlo per un buon prezzo è la soluzione giusta"
Come ha visto la Fiorentina nelle uscite?
"La Fiorentina è in un buon stato di forma, la squadra si è comportata bene contro Sampdoria e Milan. Gli ultimi 20 minuti contro i rossoneri sono stati molto positivi. La partita poteva terminare anche con la vittoria dei gigliati nonostante l'inferiorità numerica. Ho visto un Milan abbastanza stanco mentre i ragazzi di Iachini, con la spinta del pubblico, sono emersi dalle difficoltà. Mi è piaciuta la mossa del tecnico che ha tolto Castrovilli per inserire Cutrone, aggiungendo peso all'attacco".
La posizione più adatta alle caratteristiche di Federico Chiesa?
"Chiesa deve giocare laterale per sfruttare tutte le doti che possiede. Non è un attaccante, va sfruttato in maniera diversa. Conosco bene Federico avendolo allenato, la sua forza è la velocità. È un grande scattista, la sua grinta è lodevole ed inoltre è molto abile nel servire i proprio compagni partendo dall'esterno. Può rivelarsi l'uomo di supporto ideale per le vere prime punte della Fiorentina. Se gioca davanti va in difficoltà, il numero di pallone che gestisce è minore e più difficoltoso".
Vlahovic, Cutrone, Chiesa e Ribery, davanti ci sono molte soluzioni. Quale variante tattica adatteresti?
"Il miglior schieramento è sicuramente quello con due punte. Giocando con due attaccanti ogni difesa avversaria dovrà prestare molta attenzione. Vlahovic e Cutrone insieme rappresentano un'eccellenza ed una grande minaccia per qualsiasi compagine. Purtroppo molti tecnici giocano con centravanti non puri che tornano a metà campo per fare gioco ed aiutare la squadra in fase di possesso. L'attaccante deve fare l'attaccante. Vlahovic è un potenziale fuoriclasse, deve giocare sempre, migliora in maniera costante ogni minuto che gioca. Cutrone è un grande giocatore, purtroppo ha giocato poco nella precedente esperienza, ma adesso anche lui deve stare in campo. Non capisco per quale motivo non si possa schierare la coppia Vlahovic-Cutrone con Chiesa ala tornante".
Può essere Beppe Iachini l'uomo giusto per guidare la Fiorentina del futuro?
"Si, Iachini può essere l'uomo giusto. Possiede una grinta travolgente, una passione per il calcio che cattura unita ad una grande competenza. Da allenatore tira fuori tutte le migliori caratteristiche che aveva da giocatore. Uno come lui, che prestava molta attenzione alla fase difensiva, ripropone questa sua attitudine quando allena. Le sue squadra sono molto compatte e subiscono pochi gol. Nella sua personalità è incisa questa impronta".
La questione stadio, dopo tanti anni, rimane un tema di attualità. Quale idea si è fatto?
"Se vogliamo diventare grandi la costruzione di un nuovo impianto è inevitabile. Vedo il presidente molto volenteroso. Commisso ha voglia di investire spendendo tanti soldi ma non può farlo al momento. È un peccato che ci siano tutte queste difficoltà burocratiche. Non mi stupirei se ad un certo punto si stancasse abbandonando ogni progetto. Non è necessario trovare una zona all'interno del comune fiorentino, è giusto cercare spazi nella zona metropolitana. Ho vissuto 20 anni vicino allo Stadio Artemio Franchi ma riconosco che è un dramma arrivarci per un tifoso che viene da fuori. Inoltre, sei in balia della pioggia o delle condizioni atmosferiche avverse. Essendo belga di nascita riconosco che nei loro stadi la situazione sia decisamente migliore. Nonostante la differenza di qualità dei giocatori e dell'organizzazione, in Belgio sono molto più avanti di noi nelle strutture. È inaccettabile".
Quale futuro vede per Chiesa?
"La situazione attuale dei trasferimenti è molto diversa rispetto al passato. Io ed Antognoni siamo rimasti a Firenze perchè era la nostra volontà, ma capisco che per un giovane è difficile dire di no se ti chiamano certe squadre. Se i grandi club vogliono un giocatore che è cresciuto nel tuo vivaio deve essere un orgoglio. Un grande giocatore come lui può essere trattenuto soltanto se costruisci una squadra che lotta per vincere trofei, altrimenti puoi metterlo in difficoltà facendo calare vistosamente il suo rendimento. Quello che è successo negli ultimi mesi della gestione Montella. Venderlo ad un buon prezzo può essere la mossa giusta se hai persone capaci di reinvestire in pedine di qualità, non c'è nulla di male in questo".
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