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“Bene tenere i giovani, ma per costruire” l’editoriale di Rialti per Violanews

Il DS ancora deve essere scelto ma sul terreno dell’organico attivo sembra che si sia iniziato con il piede giusto

Redazione VN

di Alessandro Rialti

Mentre con la solita lentezza avvilente ci si avvicina all’ufficializzazione del nome del ds viola (Pradè e Corvino sono professionalmente competenti, basta che abbiano un budget accettabile da mettere sul mercato), almeno sul terreno dell’organico attivo mi sembra che si sia iniziato con il piede giusto bloccando Vecino con un nuovo contratto. Ecco, questa potrebbe essere una parte di strategia logica: tenere tutti i giovani di qualità.

La vittoria, bella come quelle della prima frazione della stagione, di Roma ha messo in luce la qualità di alcuni ragazzi importanti. Talenti che nel grigiore dell’inizio del girone di ritorno si erano dispersi con i tanti. Bernardeschi, Tello e Vecino, possono essere davvero basi per ritornare a sognare. Non ha senso pensare di «far cassa» con loro e poi spartire i proventi (una parte, maggiore, per ripianare le spese, una parte, minore, per il mercato in entrata). Non ha senso dover sempre ripartire da zero.

Se i Della Valle, come hanno detto, vogliono offrire a Firenze il «loro» primo trofeo, devono non disperdere la qualità dei propri giovani migliori. Dunque giusti gli allungamenti dei contratti di Bernardeschi e Vecino (tenendoli poi, però, fuori dal mercato) giusto tenere almeno per un anno Tello. Il suo procuratore è ospite a Firenze, la volontà del ragazzo è chiara. Allora sarebbe bene reggere alle tentazioni per i nostri e pensare a nuovi talenti, magari ancora giovani. Così si costruisce, altrimenti...

La Fiorentinità è una qualità, anzi un’esigenza, dopo segnali di nuova attenzione da parte dei fratelli Tod’s, ecco che l’ultimo pezzetto di passato viola se ne è andato. Ciao Guerini, che quelli della mia generazione hanno apprezzato, stimato, abbracciato. Uno vero, credetemi. Ricordatevi le sue lacrime dopo la salvezza in extremis. Peccato. E’ un amico, mio ma anche di Firenze. Uno che, state sicuri, per la maglia avrebbe dato il sangue, la carriera. E adesso perchè non offrire un posto a Pasqual?

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