Il campione e l'uomo che sta per diventarlo. Il vecchio (Luca, passaci il termine) e il nuovo che avanza. Insomma, Luca Toni e Stevan Jovetic ovvero passato, presente e – speriamo – futuro della Fiorentina. Tra due compagni d'attacco non sempre è tutto rose e fiori: “passa quella palla” sembra aver pensato qualche volta Toni, che poi dopo Verona ha un po' bacchettato Jovetic. Il tutto a fin di bene, s'intende. In quest'ottica Violanews.com ha contattato l'ex attaccante della Fiorentina Francesco “Ciccio” Baiano che ha avuto come compagno d'attacco un certo Batistuta...
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Baiano a VN: “Quando litigavo con Bati…”
“L’importante è pensare per la squadra come fanno Toni e Jojo”
Partiamo da Chievo-Fiorentina e dalla rabbia di Firenze.
“La Fiorentina è stata penalizzata, non penso di dire niente di nuovo. Questi episodi nel calcio possono accadere, ma se capitano a te la cosa può farti arrabbiare e molto. Sono punti pesanti che vanno via...”.
E la Fiorentina, pur non brillantissima, avrebbe potuto vincere a Verona.
“Con il rigore tutto sarebbe cambiato, era netto, non capisco come sia possibile non averlo visto. La Fiorentina ha avuto qualche difficoltà dal punto di vista della velocità della manovra, ma non sempre si può giocare al massimo”.
Adesso Fiorentina-Lazio...
“Una partitissima, sono due squadre che secondo me possono lottare anche per il terzo posto. Alla Fiorentina mancheranno Roncaglia e Pizarro e soprattutto l'assenza del centrocampista è pesantissima: in difesa ci sarà Savic, è una sicurezza ma a centrocampo uno come Pizarro è insostituibile”.
Ed eccoci al rapporto tra Jovetic e Toni, che idea si è fatto?
“Innanzitutto devo dire che una coppia d'attacco funziona se c'è intesa anche fuori dal campo, questo è fondamentale e non lo dico solo da calciatore ma anche per le esperienze che ho avuto con Sannino (da vice allenatore ndr). Toni ha cercato di dare dei consigli a Jovetic, non era certo una lamentela: Jovetic sente spesso l'esigenza di tirare piuttosto che passare il pallone, lui ha colpi importante, a volte succede”.
Però chi è accanto si può un po' alterare...
“Sì, ma è questione di attimi perché poi si pensa alla squadra. Il gruppo deve essere sempre prima di tutto, Toni e Jovetic lo sanno”.
Quante volte si è arrabbiato con Batistura in campo?
“Tante (ride, ndr). Può capitare, non c'è niente di strano. Un grande attaccante vede solo la porta, non è questione di cattiveria”.
E fuori dal campo?
“Tutto passava, anche perché non potevo dire niente. Alla fine segnava sempre, come fai ad arrabbiarti (ride ndr)? A volte il sacrificio era tanto, ma vedere un tuo compagno che esulta non ha prezzo. Per questo dico che da una parte capisco Jovetic e dall'altra Toni, mi sembra che tra i due ci sia sintonia, si cerca anzi di costruire qualcosa di importante e questo non può che far bene ai viola”.
Lei è stato a Palermo fino a poco tempo fa, come avete visto la Fiorentina?
“Era una delle squadre che più ci preoccupava, la Fiorentina gioca veramente bene. Ed ha un'identità, non è poco”.
NICCOLO' GRAMIGNI
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