È tornata, all’improvviso, la paura. Nel calcio bastano pochi minuti, a volte una manciata di secondi per far cambiare il quadro psicologico di una squadra. Ieri la Fiorentina è passata da un comodo +6 (mentre il Lecce perdeva a Catania), a +3 con il dettaglio dello scontro diretto a Lecce in programma il 5 maggio. Una situazione, quindi, non facile. Per un commento su Jovetic e compagni, Violanews.com ha contattato l’ex centrocampista Daniele Amerini che parla anche del prossimo turno.
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Amerini a VN: ”Fiorentina, adesso è dura. Ma il Genoa…”
L’ex centrocampista: “Rischio aumentato, anche psicologicamente”
Un pareggio con il Palermo e la clamorosa sorpresa a Catania: il Lecce è passato in extremis.
“Una situazione particolare, fino a pochi minuti dalla fine la Fiorentina era piuttosto tranquilla, pur non vincendo. Il pareggio del Franchi va un po’ stretto ai viola, che nel primo tempo potevano e dovevano concretizzare le occasioni create; a Catania, invece, è successo qualcosa di incredibile e il Lecce si è portato a -3. Adesso è dura”.
A Milano la Fiorentina aveva illuso di potersi salvare con tranquillità e invece ci sarà ancora da soffire.
“Il rischio adesso è aumentato, anche dal punto di vista psicologico. Non dimentichiamo però che in questa corsa c’è anche il Genoa, loro secondo me sono a pezzi”.
Amauri aveva segnato ieri sera, ma di mano…
“Si è visto bene, poi tutti i giocatori del Palermo sono andati a protestare e quindi era chiaro che c’era un’irregolarità. Resta un giocatore che lotta, fatica per questa Fiorentina: sarà fondamentale in questo finale al cardiopalma”.
Adesso per la Fiorentina c’è la trasferta di Roma.
“Partita molto complicata, ma anche le altre concorrenti hanno gare molto dure. Il Genoa gioca a Milano contro i rossoneri, il Lecce ospita il Napoli, secondo me domenica sera le distanze rimarranno uguali. Questo sulla carta, Milano ha insegnato a tutti che non ci sono più partite scontate”.
Ieri al “Franchi” si è visto Giovanni Sartori, è lui l’uomo giusto per la rinascita?
“Innanzitutto ora c’è da mantenere la categoria, questa instabilità di classifica provoca svantaggi anche a livello di programmazione per il futuro. Su Sartori posso solo parlare bene, ma attezione: a Verona c’è una realtà divesa, ci sono meno pressioni e si può anche sbagliare. A Firenze al primo errore sei fuori, quindi serve grande capacità: Sartori conosce bene tutti i giocatori, questo è sicuro, è un grande esperto di calcio”.
NICCOLO' GRAMIGNI
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