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“Adesso solo battaglie da sostenere tutti insieme” L’editoriale di Rialti per Violanews

"C’è tempo per quattro battaglie e un’impresa. Poi verranno anche i giorni per ricordare gli errori"

Redazione VN

di Alessandro Rialti

Nella decisione presa dagli ultrà della Fiesole c’è qualcosa di attuale e allo stesso tempo di assolutamente antico. Qualcosa che mi sembra assolutamente viola, condivisibile, comprensibile. Parlo della decisione del gruppo che si raggruma sotto (o se preferite sopra) lo scriscione 1926. Parlo dello striscione nel cuore della curva, che ribadisce l’amore per una Fiorentina che ha novant’anni e che non è nata nel 2002 come a volte pare leggere nelle dichiarazioni della Proprietà.

La decisione di rinviare ogni «processo» sugli errori di questa stagione a campionato chiuso. Da qui alla fine solo tifo, nel tentativo di restituire alla squadra e a Sousa un po’ di entusiasmo, la forza per tornare a battersi, a vincere, a recuperare la quarta posizione. Non solo, coagulare tutta la forza della città intorno alla partita contro la Juve, per una notte illuminata, perchè non festeggino a Firenze il loro scudetto. Appunto, qualcosa di moderno e di antico ad un tempo.

Troppo poco? Meglio contestare?

C’è tempo per un’ultima battaglia tutti insieme (o se preferite quattro battaglie) e un’impresa. Poi verranno anche i giorni per ricordare il caso Salah, l’arrivo e partenza di Milinkovic-Savic, la vicenda Sepe, la storia del difensore che arriva e si presenta già pronto per Careggi, il mercato fatto o disfatto. Verrà anche il giorno per ricordare le battute infelici sui tifosi bravi o cattivi, le uova da aprire, Gomez per mille euro e Rossi tagliato a gennaio. Verrà anche il tempo delle polemiche.

Ma adesso hanno ragione i ragazzi del 1926, ci sono ancora delle battaglie da sostenere tutti insieme. Appunto qualcosa di moderno e a un tempo antico.