Prima della partenza per Zurigo la Fiorentina vuol risolvere il caso Ljajic. Adesso si fa sul serio, le partite contano e Montella vuol sapere su chi può davvero contare. Ecco perché tra domani e (più probabilmente) lunedì potrebbe andare in scena l’incontro tra Ramadani e Mario Cognigni, anche se ancora l’appuntamento non è stato fissato. Un faccia a faccia decisivo, dal quale dipenderà l’intero (o quasi) finale di mercato. Pradè e Macia hanno due strade davanti: vendere il serbo e reinvestire i soldi ricavati nell’acquisto di un paio di rinforzi o limitarsi all’abbassamento del monte ingaggi attraverso le altre cessioni. Una necessità, questa, non prorogabile. Non a caso si stanno intensificando, per esempio, i contatti col Feyenoord per El Hamdaoui. Il problema resta l’ingaggio del marocchino, troppo alto per il club olandese.
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Tutto ruota intorno a Ljajic
Gli ultimi colpi della Fiorentina passano dalla trattativa con l’attaccante
Ma torniamo a Ljajic. Dalla Spagna continuano a rilanciare l’interesse dell’Atletico Madrid, mentre il Tottenham pare aver spostato il mirino su Lamela. L’incastro sarebbe questo: la Roma venderebbe l’argentino agli Spurs e per sostituirlo busserebbe alla porta dei colchoneros per Adrian. A quel punto, Simeone proverebbe a rimpiazzarlo col 22 della Fiorentina. E il Milan? Ambienti vicini a Galliani fanno sapere che prima o poi l’ad rossonero tornerà alla carica, ma da Firenze non fanno una piega. (...)
Gli obiettivi sono comunque ben chiari nella mente dei dirigenti: un portiere, un vice Pizarro e (se si presentassero opportunità favorevoli) anche un centravanti e un difensore. Con una specifica, che riporta al punto di partenze: se Ljajic sarà venduto ci saranno dei soldi da spendere altrimenti bisognerà lavorare d’ingegno. Gli esempi sono Xabi Alonso e Julio Cesar. Due grandi nomi che dal punto di vista del cartellino costerebbero poco o nulla. Il brasiliano (se accettasse di ridursi molto lo stipendio) potrebbe infatti arrivare in prestito. Le speranze di convincerlo parevano essersi esaurite, ma il rischio di perdere il posto in Nazionale sta facendo riflettere l’ex nerazzurro. Discorso diverso per il regista spagnolo. Un sogno quasi impossibile da realizzare, eppure non ancora tramontato del tutto. Dipende da lui, anche in questo caso: ha voglia di spalmare i suoi quattro milioni d’ingaggio su due o tre anni? (...)
Capitolo vice Gomez. Il nome in cima alla lista era e resta quello di Rebic. Il croato non è una priorità, ma rappresenta la classica occasione da poter cogliere al volo. Giovane, forte, e in vendita. L’Rnk Spalato sta piano piano abbassando la proprie pretese, mentre il ragazzo ha già un accordo di massima con la Fiorentina. L’intenzione è spendere massimo tre milioni per il cartellino. Per un giovane che può arrivare ce n’è uno (Wolski) che può essere ceduto in prestito. L’obiettivo è farlo giocare con continuità.
Matteo Magrini - La Repubblica
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