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Torricelli a VN: “Viola, ora sfrutta l’occasione”

“Contro il Verona gara insidiosa. Batistuta? non ha mai scordato Firenze”

Redazione VN

Fiorentina-Verona di oggi è una partita piena di motivi interessanti: il primo riguarda ovviamente l'aspetto tecnico, si affrontano due squadre che fanno dello spettacolo la loro forza, seppur con obiettivi diversi. È infine la giornata del rientro di Toni a Firenze, così come quella di Batistuta. Violanews.com ha parlato del match delle 19 insieme all'ex difensore Moreno Torricelli.

Qual è il tema principale di Fiorentina-Verona?

“I tre punti sono necessari per la Fiorentina, i viola hanno un'altra occasione e questa volta devono sfruttarla. I pareggi di Roma e Inter fanno capire che il campionato è ancora molto equilibrato, la Fiorentina può inserirsi nella lotta al terzo posto”.

Il Verona in questo momento è un cliente scomodo per tutti.

“Sono d'accordo, hanno qualità anche se paradossalmente è il tipo di squadra che Montella preferisce: il Verona non verrà a Firenze per chiudersi ma per fare la propria partita, la Fiorentina – se ha spazi – diventa micidiale”.

Fiorentina-Verona è interessante anche in chiave mercato: da Iturbe a Jorginho...

“Due giocatori che si stanno rivelando fondamentali per Mandorlini, ne sentiremo parlare a lungo perché potenzialmente sono molto bravi. E, dunque, due dirigenti competenti come Pradè e Macia fanno bene a seguirli”.

Tornerà al Franchi Luca Toni: sensazioni?

“E' un campione e una persona che si è sempre fatta bene volere, nessuno parla male di lui, un motivo ci sarà. Penso che sarà emozionato, anche se poi – in campo – si pensa solo a far bene, è un avversario pericoloso”.

E in tribuna tutti gli occhi saranno puntati su Batistuta.

“Giusto così, Firenze non lo ha mai dimenticato, è uno dei giocatori simbolo della Fiorentina. Ho avuto la fortuna di giocare insieme a lui e mi ha sempre colpito per la sua determinazione e la sua voglia di fare. Penso che l'amore tra Batistuta e Firenze non sia mai terminato, nemmeno quando Bati decise di andare a Roma. I fiorentini, magari dopo qualche mese, hanno capito la sua scelta”.

Cosa ricorda in particolare di Batistuta?

“Oltre alla straordinaria capacità di guidare il gruppo, ricordo quel Roma-Fiorentina del 2000, in cui giocò per la prima volta contro di noi. Ricordo il suo gol decisivo, ricordo le lacrime e cosa successe prima nello spogliatoio: quando ci incontrò non riuscì a trattenere l'emozione, abbracciò tutti, si vedeva che – nonostante avesse la maglia della Roma – era condizionato”.

NICCOLO' GRAMIGNI