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Sepe e una formula di trasferimento che non convince

Il portiere dovrebbe arrivare in prestito secco. L’esempio di quanto successo al Milan la scorsa stagione

Redazione VN

Tra una sgambata e l'altra al fresco di Moena, il mercato della Fiorentina si mette in moto, con l'arrivo di Luigi Sepe ad un passo (LEGGI QUI).

Quello che non convince, però, è la formula del trasferimento del portiere in maglia viola: prestito secco a 800mila euro. Il rischio che la società gigliata sta correndo è quello di valorizzare un giocatore che tornerà, tra qualche mese, alla squadra proprietaria del suo cartellino, il Napoli. Tra l'altro stiamo parlando di uno dei migliori portieri del panorama calcistico italiano, reduce da un bel campionato con la maglia dell'Empoli alla corte di Maurizio Sarri.

Insomma, la “paura” è fare un piacere alla formazione partenopea. C'è, però, un'altra ipotesi da considerare, opposta a quella che vede Sepe titolare. E cioè che il classe 1991 parta alle spalle di Tatarusanu, che arrivi per puntellare un ruolo in cui Sousa vuol vedere gerarchie più sfumate rispetto a quanto non successo in passato. Un misto fra i due scenari sopra descritti è capitato al Milan la stagione passata. Protagonista: Marco van Ginkel, ceduto nel settembre 2014 dal Chelsea alla compagine rossonera in prestito secco. In virtù di questa formula – più l'infortunio alla caviglia patito ad Empoli alla quarta giornata d'andata –, l'olandese non ha praticamente mai giocato nella prima metà della scorsa annata.

Il centrocampista è riuscito a trovare continuità solo nel finale di campionato, da marzo, per la precisione dal match contro la Fiorentina. Alla luce delle sue buone prestazioni - condite da un gol, con la Roma -, il Milan aveva chiesto al Chelsea il rinnovo del prestito per un altro anno, ma il tecnico dei Blues Josè Mourinho ha risposto con un secco no. La storia tra Sepe e la Fiorentina sta per cominciare. Vedremo come Sousa si comporterà con l'estremo difensore campano.

STEFANO NICCOLI