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Repubblica: Bologna-Firenze asse caldo. In ballo Diamanti, Gilardino e Ilicic

Il Bologna in serie B valeva solo la promessa di tempi migliori. Quello che s’affaccia ora alla A sta diventando invece un piccolo paradiso ambito da molti: società solida, pagamenti …

Redazione VN

Il Bologna in serie B valeva solo la promessa di tempi migliori. Quello che s’affaccia ora alla A sta diventando invece un piccolo paradiso ambito da molti: società solida, pagamenti in regola, strutture all’avanguardia in fase di progettazione, piani di crescita, pubblico entusiasta. Tutto ovviamente da sommare alla fama di cui questa piazza si ammantò riportando in auge i campioni, da Baggio a Signori, da Di Vaio a Gilardino. Non è dunque un caso che in questi giorni la reception di Casteldebole sia ricercata più del solito, e non solo per le lettere di congratulazioni, come quella inviata ieri dal presidente di Lega Carlo Tavecchio.

Bologna sta diventando anche l’interlocutore più gradito da Juventus, Roma e Fiorentina per far crescere i rispettivi talenti o parcheggiare le proprie eccedenze di lusso (la Juve, in particolare, vanta un parco giocatori sterminato). I rapporti privilegiati di Saputo con la famiglia Agnelli, il canale romano con Fenucci e il passato viola di Corvino sono i tre fronti principali su cui si muoverà il mercato del Bologna, senza escludere il bacino degli svincolati, come l’ariete Gignac appena liberatosi dal Marsiglia. E che in città sia mutata l’aria rispetto a gennaio, quando i rifiuti erano più numerosi degli accordi, si capisce anche da ritrovate presenze fisse, come quella di Alessandro Diamanti, avvistato al Dall’Ara e regolarmente a passeggio per il centro.

Lui e l’amico Gilardino sono coloro che più volentieri s’offrirebbero di tornare, non escludendo tra i nostalgici pure Gaston Ramirez, sparito dopo il suo addio al Bologna e addirittura retrocesso quest’anno con l’Hull City in Premier League. Non se ne parla per ora. Ma d’improvviso pure chi storse il naso a gennaio potrebbe ravvedersi: è il caso di Ilicic e di Borini, sempre graditi a Corvino. E due giorni fa, sul fronte interno, pure Cacia ha mandato miti ambasciate, assicurando di gradire la permanenza. La clausola sul suo contratto in scadenza gli offre di restare un altro anno come premio promozione. Il Bologna dovrà dunque trovare un accordo con lui: o una buonuscita per la rescissione, o il prestito ad altri, com’è nel destino di Rolando Bianchi e Robert Acquafresca.

(La Repubblica edizione Bologna)