Cosa sia passato nella testa del Pek, esempio di calcio monumentale nella sua minuzia elegante, è difficile saperlo. Forse lo choc a Pescara per il rigore (prevedibile) pro-Milan a Siena con l’addio alla Champions? Forse la paura di perdere l’ultimissimo treno alla fine di una carriera improvvisamente rifiorita a Firenze? Forse il timore di chiudere con il calcio senza raggiungere gli altissimi livelli riservatigli dal destino al tramonto della sua carriera sportiva?
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Pek, il dribbling sbagliato
Il manager è chiaro, la Fiorentina…
Resta il fatto che la voglia di addio di Pizarro, più volte ribadita dal suo nuovo manager Alejandro Santiesteban, ha spiazzato la Fiorentina. Che in apparenza non ha del tutto perso le speranze di rivedere Pizarro a Firenze, anche se le parole del medesimo Santiesteban non lasciano spazio a cambi di prospettiva: il Pek vuole andarsene. E il ritorno nella sua Nazionale — a quasi 34 anni — sembra averlo caricato ancora di più, quasi a volergli ricordare che il tempo sta passando e se uno vuole togliersi le ultime soddisfazioni...
Anche Pradè, che ha voluto Pizarro a Firenze strappandolo all’esilio dorato e in panchina nel City, è in attesa di capire meglio gli sviluppi. Considerati gli eventi dell’ultima estate (via Behrami per Borja Valero, Aquilani e appunto Pizarro) è possibile sperare comunque in un buon rimpiazzo. Ma resta l’amarezza per il dribbling inaspettato del Pek.
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