Le voci che riportano di un Nemanja Vidic vicino all’addio al Manchester United si stanno sempre più intensificando. Il serbo ha il contratto in scadenza a fine stagione e i Red Devils non sembrano avere il rinnovo del difensore centrale classe ’81 come priorità. Difatti il club più titolato d’Inghilterra ha un florido gruppo di difensori pronti a guidare il club verso una nuova era: Jonny Evans, Chris Smalling, il giovanissimo Michael Keane e soprattutto Phil Jones, che sarà il prossimo grande centrale della nazionale inglese e che è stato incoronato anche da Sir Alex come futuro campione.
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Nemanja Vidic, un Red Devil in gabbia
Così a Manchester e in viola che difficoltà troverebbe? (COMMENTA)
Negli ultimi anni Vidic è stato più volte afflitto da infortuni, soprattutto alle ginocchia e ai muscoli degli arti inferiori. Visti i ripetuti acciacchi David Moyes, nuovo manager del Manchester United che ha sostituito l’indimenticabile Sir Alex Ferguson sulla panchina dei Red Devils, ha deciso di usare il giocatore col contagocce, centellinando le sue presenze (17 sulle 29 gare stagionali). Il difensore centrale si è ritrovato così ad assistere a molte partite dei suoi compagni dalla panchina o dalla tribuna. Questa nuova gestione però lo ha portato a non saltare nessuno dei match contro le big inglesi e ad alzare, in qualità di capitano, al cielo di Wembley il primo storico trofeo dell’era Moyes, il Community Shield vinto contro il Wigan Athletic in agosto.
Analizzando un suo eventuale passaggio alla Fiorentina (LEGGI QUI) spuntano fuori due incognite sotto il profilo tattico: come reagirà un marcatore asfissiante come Vidic ad un campionato con arbitraggi poco permissivi come la Serie A? Quanto tempo servirà perché il serbo si adatti ad una difesa a tre mai sperimentata?
MATTEO ANGIOLINI
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