Sorprese non erano in preventivo. E sorprese non ce ne sono state. Resta il fatto che il mercato di gennaio della Fiorentina va in archivio con una pagella eccellente: un rinforzo per reparto, la ricollocazione di (quasi) tutti i giocatori in esubero e uno sbilancio finanziario per niente ingombrante.
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Nazione: Baselli per il futuro
Interessano anche Sodinha, Kaboul. Le prossime mosse (COMMENTA)
Ieri comunque, Pradè e Macia hanno lavorato su alcune situazioni che potrebbero avere sviluppi con l’inizio della prossima stagione. Il confronto più interessante è stato con l’Atalanta. Al centro del discorso il cartellino del giovane Baselli. Il prezzo è già alto e la concorrenza (specie quella della Juve) non è da sottovalutare. La Fiorentina però ha deciso di provare a gettare le basi pensando alla squadra del futuro e Baselli (proprio come Verratti del Psg) diventa uno dei primi obiettivi che Pradè e Macia cercheranno di centrare in estate.
Attenzione anche i movimenti attorno a Kaboul del Tottenham. La Fiorentina ha riparlato con il club inglese e — se il difensore non rinnoverà il contratto che va in scadenza il prossimo giugno — l’assalto viola rimane molto probabile.
E siamo al Brescia. L’aver liberato Olivera potrebbe aiutare la società viola a ottenere una corsia preferenziale per ingaggiare il giovane centrocampista brasiliano, Sodinha.
Il tam tam relativo a Giovinco? E’ stato il manager del giocatore a confermare l’interessamento della Fiorentina nei confronti del bianconero. Cronologicamente, il contatto per Giovinco è stato fatto risalire ai giorni della trattativa per Matri, ma a quanto pare, Pradè e Macia e hanno tenuto in considerazione la soluzione anche nella giornata di ieri. Sarebbe stato Giovinco, dunque, l’attaccante che i dirigenti gigliati avrebbero cercato di portare a Firenze se (dopo l’addio di Iakovenko) fosse arrivato il via libera al prestito di Rebic.
Quindi, dopo un paio di giorni di trattative, nel pomeriggio la Fiorentina ha chiuso i fascicoli relativi alle possibili cessioni di Woslki e appunto Rebic. Per il primo, i contatti con Samp e Siena si sono rivelati non interessanti a livello economico. Per Rebic (nel mirino dell’Atalanta) a bloccare la Fiorentina è stato il no alla deroga richiesta alla Uefa per permettere il tesseramento di un giocatore che nel corso della stessa stagione (ma per pochi minuti) ha indossato le maglie di due diversi club. La situazione che — in senso opposto — aveva costretto la Fiorentina a rinunciare a trattare Borini (Sunderland).
Da oggi, dunque, il mercato chiude i battenti (si riparte il prossimo primo luglio) e così i dirigenti viola potranno concentrarsi sulle questioni relative ai rinnovi. Dopo l’accordo per Borja Valero, le situazioni più delicate da affrontare sono quelle relative a Cuadrado, Ambrosini e Pizarro.
La Nazione
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