“Io sono uno e cento: quando mi sono domato, ho fatto la differenza. E quando non mi sono controllato, l’ho fatta lo stesso. In negativo”: basterebbe questa frase per descrivere tutto il mondo di Salvatore Soviero ex portiere tra le altre di Genoa e Salernitana, intervistato da Gianlucadimarzio.com in cui parla anche di Fiorentina: “Ho vissuto tante annate positive, se devo scegliere dei momenti prendo le vittorie dei campionati e nei derby, a Genova contro la Samp e a Salerno contro il Napoli”. E rimpianti? Sì, non possono mancare. “Quando ero ragazzo, sentivo dire “se avessi avuto allora a capa ‘e mò”, ossia la testa che ho oggi. Ecco, l’ho capito: sicuramente con più maturità avrei potuto gestire meglio alcune situazioni, alla fine nella mia carriera mi sono sempre esposto molto mentre nel calcio non serve. Bisogna pensare a se stessi. Ero vicino al Napoli, poi per il mio carattere non se n’è fatto niente. Cercavano persone più equilibrate, non tanto come portiere ma come atteggiamenti. Volevano dei lecchini. Una squadra in cui mi sarebbe piaciuto giocare è la Fiorentina, mi ha sempre affascinato. Il calcio poi dipende dalle persone che trovi. Non ho avuto educazione calcistica io, mi sono cresciuto da solo: spesso sono stato un elefante in una cristalleria, qualunque cosa facessi sbagliavo. Tornassi indietro, col senno di poi, avrei gestito meglio la mia carriera, anche come immagine: calcisticamente ero più forte di tanti altri”.
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L’ex portiere Soviero: “Mi sarebbe tanto piaciuto giocare con la Fiorentina”
“Io sono uno e cento: quando mi sono domato, ho fatto la differenza. E quando non mi sono controllato, l’ho fatta lo stesso. In negativo”: basterebbe questa frase per descrivere …
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