La Nazione parla di Pablo Daniel Osvaldo e del suo "lato oscuro" messo in mostra ancora una volta a Roma. I cartellini rossi, lo schiaffo a Lamela, gli attriti con Zeman e qualche dirigente, una città che lo ha prima eletto a nuovo Batistuta e ora si spacca a metà, fischiandolo dopo una tripletta. Confonde e divide, sprigionando classe e intemperanze. Osvaldo - si legge nell'articolo - è il centravanti ideale a prescindere. Fortissimo. Con istruzioni per l’uso complicate, certo, ma uno di quelli che farebbero la fortuna di ogni allenatore. Osvaldo è il pezzo mancante nel puzzle viola, e Daniele Pradè, uno che di calciatori se ne intende, non nasconde l’ ammirazione per il giocatore. A lui pensa eccome ma, per ora, è solo un pensiero intenso, che a breve potrebbe far rima con trattativa.
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La Nazione: Osvaldo l’attaccante ideale per i viola
In rotta con la Roma, è il primo obiettivo se parte Jovetic
Osvaldo, dovesse andar via, è affascinato dalla Premier (Tottenham e Arsenal potrebbero farsi avanti) e a lui pensa il Napoli per il dopo Cavani, ma a Firenze, dove vivono due dei suoi tre figli, tornerebbe: gli piace il calcio offensivo di Montella. Le variabili, per un possibile (probabile?) matrimonio sono diverse. Innanzitutto, Jovetic. Se andrà via, si libererà una casella nel puzzle viola. E lì l’idea Osvaldo — costo sui 18 milioni — potrebbe (dovrebbe?) decollare. Senza contare la terza via, un ‘mister X’ che Pradè potrebbe tirare fuori dal cilindro.
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