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Jovetic: “Addio Firenze, la Juve mi chiama”

“Viola, ho dato tutto. Adesso però voglio vincere in Europa” (COMMENTA)

Redazione VN

Su La Gazzetta dello Sport troviamo un'intervista esclusiva di Alessandra Gozzini a Stevan Jovetic, queste le sue parole: “Vorrei invece che di me a Firenze avessero sempre un’immagine positiva. E’ li che sono diventato Jo-Jo, un soprannome affettuoso. Lo stesso sentimento, unito alla riconoscenza, che provo io”.

Viola dal 2008, Jovetic perché crede sia arrivato il momento di traslocare?

«Sono alla Fiorentina dal 2008, cinque stagioni intensissime. Sento davvero di aver dato tutto, di non avere altro da offrire e trasmettere agli altri. Sono giovane e ambizioso, è normale che possa sentire il bisogno di misurarmi altrove. Non credo ci sia nulla di male nel desiderarlo, e non faccio come altri che fanno casino dietro e poi non si espongono. Firenze e i tifosi viola mi hanno sempre chiesto di metterci la faccia: eccola. Ho bisogno di stimoli altrove, ho bisogno di consacrarmi in un top club. La Fiorentina mi ha portato a partecipare in Europa, ora in Europa vorrei provare a vincere».

Trenta milioni è la sua reale valutazione?

«Non tocca certo a me darmi un prezzo. Io so solo che il presidente, l’estate scorsa, nel ritiro di Moena, mi disse di restare un altro anno e che alla fine della stagione, cioè ora, sarei stato agevolato se avessi voluto andar via». E si sente agevolato? «In parte. La valutazione dei trenta milioni non lo è. C’è già una clausola scritta che stabilisce che con trenta milioni possa liberarmi. Mi vengono incontro, semmai, quando non mi si pone limiti di scelta».

Di più: Della Valle ha detto che ormai considera la Juventus come le altre pretendenti...

«Da un anno mi cercano, dicono che vogliono me, che nella loro lista vengo prima di Ibra, Tevez e Higuain. Chi non sarebbe lusingato? Io lo sono, e non credo sia un tradimento ammetterlo». (…)

In ogni caso la società preferirebbe cederla all’estero. Proprio non le piace l’Inghilterra?

«No, altro che. Valuto anche quello, la Premier è un campionato fantastico, così come la Liga, ho delle proposte, vediamo». (…)

Ci tiene così tanto a lasciarsi bene con Firenze?

«Si, sono fatto così. A Firenze sono arrivato da ragazzino e me ne vado da uomo, e anche, permettetemelo, da calciatore affermato, dunque grazie a tutti».

Userà tanto affetto anche per convincere la proprietà ad abbassare le pretese?

«Saprà Andrea Della Valle cosa fare, è una persona speciale e un bravissimo presidente. Mi aveva chiesto di esprimergli il mio desiderio e l’ho fatto già da un po’, appena finito il campionato. Ora lo sto dicendo pubblicamente per essere il più chiaro possibile».

Solo per gioco, immaginiamo: Fiorentina-Juventus, prima da ex al Franchi con la maglia bianconera. La fischiano e lei che fa?

«Quando sono arrivato mi hanno detto che ero il piccolo Baggio. Come lui mi sono infortunato gravemente quando ero a Firenze. E allora, non dico come lui, ma quasi, mi piacerebbe essere riaccolto. Firenze resterà nel mio cuore, ora però sento di dire addio, anzi arrivederci».

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