E ora ecco la sfida più difficile: vendere Cuadrado e costruire una Fiorentina più forte. Mancano venti giorni all’inizio del campionato, e la squadra è ancora in buona parte da definire. La tempistica della vicenda Cuadrado ha lasciato tutti spiazzati. Possibile ritrovarsi a decidere una rivoluzione così radicale a pochi giorni da ferragosto? Naturalmente è chiaro a tutti che Alessandro Lucci, l’agente del colombiano, lavora su questa storia da settimane. Il problema è che i 40 milioni, almeno per il momento, nessuno li ha messi sul tavolo realmente. Ci siamo vicini. Sì. E comunque Cuadrado stesso vuole dare la precedenza al Barcellona. Insomma, pur parlando di Top club, non essendoci di mezzo uno sceicco, due conti (giusto due) tra la Spagna e l’Inghilterra li devono fare. E poi Adv voleva guardare il giocatore negli occhi e fargli la sua offerta. Provarci, insomma. Era una sua idea, non che i suoi uomini fossero dalla sua parte. Quaranta/ quarantacinque milioni per il ragazzo con le treccine non si possono rifiutare, soffiavano in tanti. Il tutto mentre Montella organizzava nella testa una Fiorentina Cuadrado free, una squadra teoricamente costruita su un 4-3-1-2 che rimette in gioco il fantasista e solidifica il centrocampo con un giocatore muscolare di grande spessore. E in queste ore di domande e di afa, tutti frugano tra nomi possibili, difficili o fantascientifici. E la verità è che questa è davvero una bella sfida per Pradè e Macìa, che a una Fiorentina senza Cuadrado pensano da mesi, cioè da quando hanno capito di avere tra le mani un possibile oggetto del desiderio buono per un top club.
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Ma se il realismo dice che provare a pareggiare proposte di stipendio da 4 milioni rischia di far saltare tutto, il gioco vero è quello di sfruttare la cessione di Cuadrado per fare un passo avanti. Sarà davvero possibile? Dietro l’ufficialità i dirigenti di Della Valle mostrano grande sicurezza nella loro strategia. I tempi stretti, insomma, non sembrano far paura. Anche perché, nell’Italia del 2014, quando hai i soldi in tasca, chi deve aspettare aspetta. E se sottotraccia c’è chi continua a sognare Khedira (sondaggio di cinque mesi fa tenuto in vita da un sorrisetto di Gomez ma messo in discussione dal forte desiderio del giocatore di finire alla corte di Mourinho) e Schweinsteiger (6 milioni di ingaggio e un
rapporto personale con Gomez pari a quello tra Renzi e Grillo), la Fiorentina tratta seriamente Fernando, giocatore dello Shaktar che al momento ha una valutazione di 13 milioni, un po’ troppo per la Fiorentina, almeno per ora. Che possa esserci una sorpresa è chiaro a tutti. Una bella sorpresa. Ma se Khedira è un nome particolarmente affascinante ma realistico fino a un certo punto, il brasiliano è di sicuro un pez-
zo pregiato, anche se meno conosciuto del collega del Real.
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