Gli agguati virtuali sono diventati reali, il Napoli conta il pacco di soldi in arrivo per Cavani (sessantatré milioni targati PSG) e come al fantacalcio si diverte e telefonare in giro per prenotare attaccanti. Fra questi anche Mario Gomez, sul quale la Fiorentina vanta una solida priorità per aver capito in anticipo le intenzioni di trasloco dal Bayern affollato da bomber più congeniali a Guardiola. La situazione è questa: la Fiorentina è in vantaggio con il giocatore, (accordo su ingaggio e durata del contratto) ma la distanza fra la richiesta del Bayern e l’offerta viola è ferma a 6 milioni. Che non sono pochi, essendo Jovetic ancora lontano dal trovare una destinazione.
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Gomez-Fiorentina, distanza di 6 milioni
Secondo La Nazione l’affare si complica: ecco perché
E mentre sul Web si spalma la notizia — non confermata dalla Fiorentina — che Aurelio De Laurentiis abbia telefonato ad Andrea Della Valle per tranquillizzarlo sull’assenza di mire per Gomez, Pradè e Macia hanno riacceso una trattativa finita nei giorni sottotraccia: i viola fanno sapere in giro che l’alternativa a Gomez si chiama Burak Yilmaz, 28 anni fra dieci giorni, capocannoniere del campionato turco (24 reti in 30 partite con il Galatasaray).
La contromossa ha il sapore di un cambio tattico di direzione in un momento in cui intorno a Gomez si sta aprendo un’asta arricchita dai milioni che il Napoli potrà destinare alla scelta del sostituto di Cavani. E così mentre dal Bayern arrivano conferme che SuperMario ha scelto Firenze, è difficile prevedere gli sviluppi della prossima settimana, quando il Napoli aprirà la sua ricca cassaforte riempita dagli arabi francesi. Con tutto il rispetto per Yilmaz, che nell’ultimo campionato ha dimostrato di aver raggiunto la maturità segnando a raffica anche in Europa, la prospettiva di accogliere Mario Gomez ha un altro sapore per i tifosi viola.
E’ presto però per allarmarsi o cedere alla tentazione di sottolineare la lunghezza di una trattativa lunga e complicata anche per l’ingombrante presenza del partente-restante Jovetic: al di là delle strategie di mercato, l’impressione è che la Fiorentina conservi ragionevoli speranze di sfruttare i canali privilegiati aperti in tempi non sospetti con Gomez. Questione di nervi saldi, ammesso che De Laurentiis non rompa davanti agli occhi dei tedeschi il salvadanaio di zio Paperone. Pradè e Macia non sembrano del resto angosciati dai tempi, né dell’accesa concorrenza per Gomez, segno che hanno altre carte da giocare.
La Nazione
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