Segnali di spettacolo. Nella quarta amichevole a Moena la Fiorentina ha superato 4-1 il Gaziantepspor, dimostrando che il processo di crescita è a buon punto. Una rete è stata realizzata anche da Ljajic, al centro del tormentone dell'estate. «Da quando è arrivato Andrea Della Valle in ritiro — commenta Montella a fine gara — lo vedo più sereno. Mi auguro che il presidente possa essere allora più spesso con noi». Poi sorridendo: «Anche a me Adem ha detto che resta, ma lo sta dicendo a tutti».
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Fiorentina, segnali di spettacolo
L’articolo del Corriere Fiorentino
Il test è stato il più impegnativo dall'inizio del ritiro, contro una squadra che gioca nella serie A turca e che ha costretto la Fiorentina, soprattutto nel primo tempo, a scardinare il loro blindatissimo reparto difensivo. (...)
È stata una Fiorentina comunque piacevole. E non è una caso che tre dei gol siano arrivati dai centrocampisti: il primo di Aquilani e il secondo di testa di Ambrosini e il quarto di Vecino: il gioco viola quest'anno sembra voler puntare parecchio — comunque più della stagione passata — sugli inserimenti dalla metà campo. La terza rete è stata siglata da Ljajic, che che ha esultato ringraziando il pubblico (pure due assist da parte sua). A lui è stato dedicato un coro esplicito: «Firma, firma». Sono poi partiti alcuni cori da parte dei circa seimila tifosi, contro il Milan che sta tentando lo stesso Ljajic. Il pubblico insomma è dalla sua parte. (...)
Si è schierata col 3-5-2 la Fiorentina, con una formazione che assomiglia molto a quella che esordirà in Europa League. Neto tra i pali; Tomovic, Compper e Savic in difesa; Joaquin, Ambrosini, Pizarro, Borja Valero e Pasqual, in avanti Rossi e Gomez. I viola si sono distinti per la propria manovra avvolgente e con un prolungato possesso palla per tentare poi l'improvvisa imbucata per Rossi o Gomez. A centrocampo Borja Valero (autore di un gran tiro deviato dal portiere) e Pizarro sono sembrati in gran forma. Il cileno ha ripreso in mano la squadra con le sue geometrie perfette e i lanci di 40 metri. Sulla destra ottima la spinta di Joaquin, capace di innescare il turbo in più di una circostanza («giocatore di livello mondiale, ma può dare di più in fase difensiva», fa notare Montella).
E poi Ambrosini là in mezzo si fa sempre sentire, anche nel gioco aereo. In avanti Gomez e Rossi, come è normale, devono ancora affinare l'intesa. Pepito ha cercato di farsi vedere spesso, ma quando ha avuto la ghiotta opportunità di segnare in area ha avuto la sfortuna di calciare col destro, lisciando il pallone. Gomez invece pare sornione, magari non tocca moltissimi palle ma poi può piazzare la zampata decisiva da un momento all'altro. Anche ieri si è visto in due circostanze, la prima con un tiro centrale, l'altra colpendo un palo dall'interno dell'area. Nella ripresa sono arrivati gli ingressi tra gli altri di Ljajic, Cuadrado e Aquilani (mentre Tomovic, Savic, Pizarro, Ambrosini e Gomez sono rimasti in campo per un'ora), a conferma che le alternative sono ricche e di livello (...).
Corriere Fiorentino
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